Biomasse, il tesoro ignorato

PALERMO – Gli scarti dell’agricoltura siciliana da utilizzare come combustibile nelle centrali a biomassa per produrre energia elettrica potrebbero dare vita a un giro d’affari da 300 milioni di euro all’anno e fornire energia a oltre 300 mila persone e lo stesso ragionamento, con un business simile, può essere applicato alla produzione di energia termica. Questo è il tesoro della biomassa siciliana che viene sistematicamente scaricata come immondizia, mentre altrove è già inserita in un meccanismo virtuoso all’interno del grande panorama delle rinnovabili. E la biomassa, stando alle stime degli addetti ai lavori, avrebbe un costo per kwh più conveniente delle altri fonti verdi. Ad oggi la Sicilia ha fatto una grande abbuffata di eolico e fotovoltaico, ma adesso è giunto il momento di puntare l’attenzione altrove.