Il servizio idrico è sotto esame

CALTANISSETTA – Dopo lo stop all’erogazione idrica per tre giorni a Gela e Niscemi la situazione sembra finalmente stia tornando alla normalità dopo i prevedibili disagi per la popolazione.
L’annuncio dei disservizi era arrivato dal direttore tecnico della società Caltaqua, Salvatore Giuliana, il quale aveva comunicato la necessità di interrompere l’erogazione per tre giorni a seguito di un guasto, con i tecnici della società di gestione occupati in un intervento di riparazione sulla condotta Spinasanta.
Un imprevisto che ha scosso ulteriormente i già precari equilibri istituzionali che riguardano la gestione del servizio idrico, tanto che il Consiglio comunale di Niscemi ha colto la palla al balzo per schierarsi ancora una volta contro Caltaqua. Una mozione sul tema “Carenza idrica – Rescissione contratto con Caltaqua” e per “ L’acqua pubblica” è stata presentata nei giorni scorsi dai consiglieri Giuseppe Rizzo e Sandro Pino Tizza di Italia dei valori.
Come riferito dagli stessi consiglieri, i disservizi a Niscemi non si sono limitati soltanto agli ultimi giorni, tanto che la mancanza d’acqua nei rubinetti delle abitazione di Niscemi si è trasformata in una vera e propria emergenza. Qualche tempo fa erano i soli residenti dei quartieri periferici o del centro storico a dover patire la situazione di disagio, ma adesso il problema sembra essersi esteso. Per questo si sono moltiplicate le proteste. “Inutile dire – hanno affermato i consiglieri Idv – che, dato il rientro dalle ferie di molti cittadini, il fabbisogno idrico giornaliero è aumentato ed è destinato ad aumentare ulteriormente. Il Comune e il prefetto devono avviare procedure di inchiesta per fare luce sulla situazione”.
L’emergenza idrica ha riaperto anche il dibattito sull’adeguamento delle condotte, con la possibilità di sfruttare la diga Cimia tramite lo sfruttamento di appositi stanziamenti da parte della Regione.
Caltaqua, dal canto suo, ha assicurato che in poco tempo la situazione tornerà alla normalità, cercando di rassicurare per quanto possibile cittadini sempre più esasperati.