Ville, contratti di locazione intestati a “nullatenenti”

ROMA – Crescono a dismisura i poveri possidenti. In media, il 49% dei contratti di locazione delle ville di Porto Cervo, Forte dei Marmi, Capri, S. Felice Circeo, Sabaudia, Positano, Ravello, Riccione, Panarea, Portofino, Palinuro, Taormina e Amalfi è intestato a nullatenenti, inservienti extracomunitari o a poveri pensionati con la social card: prestanomi di facoltosi imprenditori, per evadere le tasse. è quanto emerge da un’indagine condotta dal Centro Studi e Ricerche Sociologiche “Antonella Di Benedetto” di Krls Network of Business Ethics per Contribuenti.it, magazine dell’associazione Contribuenti Italiani, secondo cui in Italia si sta espandendo a dismisura il fenomeno dei ‘poveri possidenti’ e ‘ricchi nullatenenti’ che vivono spendendo migliaia di euro e non hanno ‘nulla da dichiarare’ al fisco.
 
Dalla ricerca di Contribuenti.it, divulgata a Capri all’apertura dei lavori del quarto Simposio internazionale, oltre la metà degli italiani ha dichiarato al fisco, nel 2011, meno di 15.000 euro annui e circa due terzi meno di 20.000 euro; di contro, solo l’1% ha dichiarato oltre 100 mila euro e lo 0,2% più di 200mila euro. Una fotografia che stride con i dati relativi agli affitti estivi delle ville di lusso. La spesa è cresciuta in Italia nel 2013 del 4,2%.
A Capri il prezzo medio di una villa di lusso è di 18.000 euro a settimana ma si può arrivare sino a 30.000 euro. Capri batte la storica meta del jet set italiano, Porto Cervo, dove affittare una villa di lusso costa, in media, 16.500 euro, fino a una massimo di 25.000 euro. “è ora di finirla con modeste misure di contrasto all’evasione fiscale – afferma Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani – Serve un nuovo organismo di coordinamento e di controllo presso le Prefetture con il compito di verificare l’andamento degli accertamenti fiscali e monitorare la riscossione dei tributi in Italia’’.