ROMA – Imu sì, Imu no, anzi meglio usare un anglicismo: service tax. Il dibattito sull’odiata Imposta municipale unica si sposta finalmente dalla sterile retorica dei comunicati e delle dichiarazioni alla stampa al Consiglio dei ministri, lì dove sarà presa la decisione su come bilanciare promesse elettorali e tasche vuote della Pa.
Ieri sul tavolo del Cdm sono state sparse le carte che dovrebbero confluire in un decreto su rimodulazione dell’Imu e rifinanziamento della Cassa integrazione in deroga per 500 milioni di euro. Più che un occhio ai conti, si è dato un occhio alla maggioranza delle larghe intese, perché i due provvedimenti sono spinti rispettivamente da Pd e Pdl.
Larga parte degli italiani aspetta solo di sapere se dovrà pagare l’Imu per il 2013 oppure no. Pare che il decreto alla fine cancelli definitivamente la prima rata e introduca delle esenzioni per la seconda, almeno secondo quanto ha dichiarato Nicola Latorre (Pd). Non è esattamente d’accordo Renato Brunetta (Pdl), che spera ancora nell’abolizione totale (anche per i terreni agricoli) e parla della possibile introduzione di una service tax per il 2014. L’anglicismo serve solo a nascondere una nuova imposta comunale, che non sarà però introdotta subito: se ne parlerà in occasione della Legge di stabilità, in autunno.
I tecnici del ministero si sono lambiccati il cervello per settimane per trovare una copertura e sembra che a qualcosa si sia finalmente giunti, anche se sarà oggi il giorno decisivo per sapere se tutte le coperture sono garantite. Si parla infatti della sanatoria per i possessori di slot machine e di un aumento della tassazione per i giochi. Si parla dell’aumento del gettito Iva perché i pagamenti della Pa dovrebbero far ripartire le imprese. Si parla, e non è una novità, anche dell’aumento delle accise del petrolio, solito trucco per nascondere le tasse penalizzando i consumi. I dubbi dei sindacati (Cgil in testa) rimangono solo sulla paura di veder sfumare i soldi per i cassintegrati e gli esodati proprio perché non si troverà la copertura per l’abolizione dell’Imu. “Andiamo con serenità a questo incontro: quando c’è la volontà di trovare una soluzione la si trova sempre” aveva detto il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri prima del Cdm.