No a carte di credito e bancomat per le contravvenzioni stradali

CATANIA – La Gazzetta Ufficiale ha pubblicato martedì 20 agosto il decreto del Fare, che ora è quindi legge dello Stato (98/13). La conseguenza per gli automobilisti incappati in una contravvenzione è che possono ottenere uno sconto del 30 per cento sulla sanzione minima prevista se pagano la multa entro cinque giorni. Gli sconti sono applicabili da subito (con l’entrata in vigore della conversione del Dl n. 69/13 nella Legge 98/13) ma valgono anche per infrazioni commesse in precedenza, perché i cinque giorni si contano dalla data di notifica del verbale, che può essere posteriore ai fatti anche di 90 giorni (360 per i residenti all’estero e 100 quando il trasgressore viene fermato subito e, non pagando, fa sì che il verbale vada poi spedito all’intestatario del veicolo). 
 
Il conteggio dei cinque giorni – chiarisce la circolare – parte da quello successivo alla contestazione o alla notifica e, se il termine cade di festivo, slitta al giorno successivo. Resta sempre il divieto di pagare direttamente agli agenti. Il Dl n.69/2013 prevede questa possibilità solo se si usa la carta di credito o il bancomat, a patto che gli agenti abbiano un terminale Pos, come accade per alcune pattuglie della Polizia stradale. Ma per ora questa possibilità è bloccata. Infatti, i Pos possono essere adibiti solo a riscuotere le sanzioni negli unici casi in cui il pagamento immediato (anche in contanti) è obbligatorio: infrazioni commesse con veicoli con targa estera e varie violazioni commesse nell’esercizio dell’attività di autotrasporto di persone e cose (eccesso di velocità di oltre 40 km/h, sorpasso vietato etc). Per estendere i pagamenti con card a tutti, occorrerà aspettare che vengano firmate convenzioni degli organi di polizia con istituti bancari e Poste italiane. Esse andranno promosse dal ministero dell’Interno. Occorre pagare l’esatta cifra indicata nel verbale, centesimi compresi: nei pagamenti con sconto del 30% non vale il principio generale, introdotto nel Codice della strada dal 2005, secondo cui gli importi si arrotondano all’euro inferiore o superiore.