Sono più restii a essere spostati gli incapaci, che si rifugiano in nicchie protette dai politici che li hanno raccomandati, e non hanno voglia di lavorare. Così agendo danneggiano i loro colleghi bravi e onesti, che sono una moltitudine. Ma è necessario che essi facciano un’azione decisa, pubblica e trasparente per isolare coloro che mangiano nella greppia pubblica senza nulla dare.
In Sicilia, vi sono moltissimi talenti e tanti cittadini che avrebbero voglia di dare una mano, anche gratuitamente. Per misurare con chiarezza chi intenda servire sul serio e chi intenda fare il parassita, basta eliminare i compensi nei Consigli di amministrazione di partecipate, Enti pubblici e simili e chiamare in quei posti solo i siciliani bravi che intendono lavorare gratis per la nostra Isola.
E ve ne sono tanti che, avendo raggiunto il successo per conto proprio, non hanno bisogno di essere pagati per dare la loro professionalità a favore dei propri concittadini.
In questo indirizzo che faccia prevalere merito e responsabilità sul demerito e la raccomandazione, ha una funzione fondamentale la digitalizzazione di tutti i servizi regionali, in modo da conseguire principi di efficienza e trasparenza che avrebbero il pregio di lottare la corruzione e di migliorarli, evitando che cittadini e imprese si rechino fisicamente presso gli uffici della Regione, sia centrali che periferici.
Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, da bravo comandante, dovrebbe stare nel suo ufficio 12 ore al giorno per far funzionare questa macchina che costa formalmente 27 miliardi, sostanzialmente 17 miliardi.
Egli dovrebbe avere il Piano aziendale della Regione e ricevere giorno per giorno, come fanno tutti i capi azienda degni di questo nome, i rapporti sui risultati conseguiti.
Ribadiamo ancora che la Regione è un’azienda di produzione di servizi senza scopo di lucro. Per questo motivo deve essere organizzata ed efficiente.
Basta chiacchiere e proclami. Crocetta lavori intensamente e proficuamente per onorare l’incarico ricevuto dai siciliani, anche se in numero esiguo (solo il 15% di essi lo ha votato). Oppure si dimetta e faccia il capopartito.