Innumerevoli sigle racchiudono tutti quei lavoratori della Pubblica amministrazione che hanno strappato un contratto a tempo determinato. Sono tante che è difficile quantificare tutti i precari siciliani. Ci ha provato il vice presidente dell’Ars, Antonio Venturino, che sostiene siano 100 mila.
Ci sta provando anche il Governo nazionale, con il Dl 101/2013, che dà il via ai censimenti e a una serie di concorsi che puzzano di stabilizzazioni: il 50 per cento dei posti sarà infatti riservato a chi ha lavorato per almeno tre degli ultimi cinque anni nella Pa.
Il tutto in barba alla meritocrazia e alla Costituzione, che impedisce a chi non è passato attraverso un concorso di lavorare nel settore pubblico.
Sperano così di salvarsi tutti quei lavoratori che, purtroppo, spesso sono lì in seguito a promesse elettorali e favoritismi. (
continua)