Cara Mineo: Cgil e Uil, vertenza nazionale su licenziamenti, scongiurare macelleria sociale

 
"Per il drastico ridimensionamento dei livelli occupazionali al Cara di Mineo, il Calatino e l’intera provincia di Catania sono ora esposti a un doppio rischio. Non solo viene aggravata la già esasperante fame di lavoro, ma si impoveriscono servizi di accoglienza e integrazione innalzando il pericolo di nuove agitazioni e proteste da parte degli ospiti del Centro".
 
Lo dichiarano Enza Meli, segretaria generale della Uil Catania, e Totò Brigadeci, segretario generale della Cgil Caltagirone, che definiscono di "rilievo nazionale" la vertenza Cara Mineo.
 
"Cgil e Uil – aggiungono – restano vicini a precari ed ex dipendenti del Cara, denunciano il cinismo e l’irresponsabilità di politiche ‘usa e getta’ ai danni del territorio Catanese, chiedono che i parlamentari etnei e tutte le amministrazioni locali con in testa il sindaco metropolitano Salvo Pogliese si mobilitino e facciano fronte con le organizzazioni dei lavoratori per – spiegano i sindacati – scongiurare un nuovo caso di macelleria sociale che si abbatte su questa provincia".