Convivenza dura in condominio, arriva oggi lo “Stressometro”

ROMA – I condomini sono spesso teatro di liti furibonde, discussioni e incomprensioni. Come misurare il grado di stress maturato dai condòmini? Oggi, in occasione della decima edizione della “Festa del condominio”, Confedilizia distribuirà un questionario per monitorare le più diffuse fonti di stress e ne indagherà le cause attraverso la somministrazione di semplici domande: “Nel tuo condominio ci sono vicini che danno fastidio o sono troppo invadenti? Hai avuto con loro discussioni? Normalmente partecipi alle assemblee? Hai buoni rapporti con l’amministratore? I rendiconti sono comprensibili? Hai prestato o ricevuto da un vicino qualcosa di cui avevi bisogno? Hai invitato vicini a momenti importanti della vita familiare, come compleanni, battesimi, comunioni? Ti fermi a chiacchierare volentieri con qualche famiglia o vicino nella tua scala?”.
 
L’obiettivo dell’iniziativa non consiste soltanto in una disamina delle relazioni tra i vicini e tra i condòmini e l’amministratore; Confedilizia vuole anche indicare quali comportamenti assumere per una convivenza civile. A tale scopo verranno distribuiti gratuitamente copie della legge di riforma del condominio insieme a depliant con le modalità per l’iscrizione al registro nazionale amministratori della Confedilizia per reperire amministratori di fiducia.
 
Sarà inoltre un’occasione per capire se gli attriti più forti siano determinati da questioni economiche o di natura pratica e se un servizio di conciliazione preventiva delle controversie condominiali possa allentare le tensioni. La “Festa del condominio”, istituita nel 2004, arriva alla nona edizione affrontando tematiche “care” a 30 milioni di italiani. Strade e piazze ospiteranno gli esperti della Confedilizia a cui ciascuno potrà consegnare i questionari, porre quesiti, indicare suggerimenti e criticità sulla vita condominiale.
 
Un’occasione per interrogare e interrogarci su azioni e comportamenti scorretti che, non così di rado, degenerano in episodi da codice penale. Alcune “abitudini” come avviare la lavatrice di notte, gettare le briciole della tovaglia sul piano inferiore, tenere lo stereo a tutto volume, parcheggiare in aree non consentite dal regolamento condominiale potrebbero essere facilmente correte; eppure sono spesso quest’ultime la miccia che innesta reazioni sconsiderate, a volte tragiche.