Calamità, più danni che prevenzione

PALERMO – La Sicilia del rischio naturale è più florida che mai. Gli eventi dello scorso anno e quelli che si sono verificati per tutto il mese scorso testimoniano la realtà di un territorio sempre più malato e meno tutelato. La stragrande maggioranza dei comuni siciliani rientra nelle fasce più soggette al rischio idrogeologico e sismico. I fondi per la prevenzione o per la ricostruzione che sono giunti negli anni passati non sono serviti a risolvere la cronica situazione presente in diverse aree della Sicilia che vantano un patrimonio edilizio vetusto e un territorio storicamente più fragile che altrove. Intanto il governo pensa a un piano da 11 miliardi per salvare l’Italia, ma soltanto in Sicilia, secondo stime recenti, servirebbero oltre 800 milioni di euro. E a partire da subito. (continua)