I 72 marittimi di Liberty Lines che lavoravano nel servizio aliscafi da Messina a Reggio Calabria sono stati ora ufficialmente licenziati dalla società.
I sindacati sperano in un intervento del Ministero dei Trasporti, il grillino Danilo Toninelli, ma è stato proprio lui a prendere la decisione alla base dei licenziamenti.
"Invito – afferma, in una nota, il senatore del Pd, Ernesto Magorno – il Ministero dei Trasporti ad attivarsi per far fronte alla grave frattura occupazionale che si è materializzata con i licenziamenti collettivi di 72 lavoratori della Liberty lines, azienda che dal primo di ottobre non gestisce più i collegamenti veloci fra Messina e Reggio Calabria".
"Nonostante le ripetute sollecitazioni effettuate dalle parti sindacali – prosegue Magorno – il Ministero non ha mai inteso aprire un tavolo istituzionale di confronto per individuare soluzioni di ricollocamento per i 72 dipendenti per i quali sono state attivate le procedure di licenziamento. E questo nonostante siano state indicate più opzioni per evitare che un così ampio bacino di lavoratori si ritrovi in una condizione di grave emergenza sociale".
"Mi attiverò immediatamente – ha concluso – attraverso un’interrogazione parlamentare per fare luce sulle reali intenzioni del Governo e dare il mio contributo alle intense trattative di queste ore".
Intanto il segretario nazionale Ugl Mare & Porti, Pasquale Menella, ha sollecitato un incontro con i vertici del dicastero, "per preservare il personale che per anni ha prestato servizio su quella linea".