Messina – Un capoluogo fra tante difficoltà appeso alle promesse di Crocetta

MESSINA – Un fiume di promesse. Il presidente Rosario Crocetta, a Messina il 15 ottobre scorso per una riunione congiunta degli esecutivi comunale e regionale, ha nuovamente aperto il libro dei sogni parlando al sindaco Renato Accorinti e alla città intera come l’ultimo dei democristiani, ma soprattutto come se avesse il portafogli gonfio come Thohir. O Babbo Natale.
 
Risanamento, via del Mare, Casa Serena, cantieri di servizio, ma anche Vara e foresta di Camaro: Crocetta ha i soldi per tutto. Ci spiegasse, allora, perché ancora in città non si è visto un euro. L’ennesimo show di Crocetta in città, in realtà, è iniziato alla Provincia, quando il presidente ha incontrato i sindaci del comprensorio per parlare di Città metropolitane ed Srr: due nodi irrisolti, due vere e proprie voragini istituzionali create dal governo regionale. Il presidente, però, ha avuto anche il tempo di incontrare il rettore Pietro Navarra e il procuratore Capo Guido Lo Forte, prima di concludere la serata a Palazzo Zanca, dove ad attenderlo vi era la Giunta Accorinti al completo e buona parte della squadra regionale. Ed è in quel medesimo istante che Crocetta ha indossato i panni di un improbabile Santa Claus, e Accorinti quelli del bravo bambino con la lista dei regali. “Caro Babbo Natale, per queste feste, dato che sono stato bravo, vorrei…”. E tra i desideri espressi, una lunga lista: via del Mare, 21 mln di euro; Casa Serena, 5,5 mln per la messa a norma; cantieri di servizio, 3 mln di assistenzialismo puro; risanamento, 11 mln entro il 2013 e 40 mln nel 2014; trasporto pubblico, 2 mln per comprare 26 bus e metano, e il pagamento di tutti gli arretrati dell’Atm; 420 mila euro per la foresta di Camaro e 80 mila per la Vara.
“Caro Babbo Natale, in tutto faranno circa 100 mln di euro, cosa sono per te? Bruscolini! Ah, e non ti dimenticare i 40 mln di prestito del fondo di rotazione e se trovi il tempo anche altri 75 mln da investire con l’Autorità portuale, nonché la concessione di vari beni demaniali, i capannoni per gli ex Triscele e un appoggio per la candidatura dello Stretto a patrimonio dell’umanità Unesco”.
Babbo Natale Crocetta, sorridendo, ha preso la lettera e fatto un cenno di intesa al piccolo Renato, per poi scappare volando sulle sue renne. Tornerà con i regali per la fine dell’anno? Le nostre recenti inchieste (ricordate “Le bugie di Crocetta”) non fanno ben sperare…

 
Tempi lunghi. Decisa la sede per il Centro servizi universitario
MESSINA – Crocetta, Accorinti e Navarra sembrano d’accordo: l’ex Margherita diventerà un Centro servizi universitario e la Casa dello studente sarà riconvertita in secondo Palagiustizia. “Il nodo è rappresentato dalle risorse, ma abbiamo ottenuto una disponibilità formale dal Governo nazionale”, ha detto l’assessore Borsellino, anche lei a Messina per il “Babbo Natale day” di Crocetta. Il vero nodo è rappresentato dalla burocrazia, perché la Regione deve mettere nero su bianco il comodato d’uso al Comune che poi dovrà fare un protocollo d’intesa con l’Università, e conoscendo i tempi di queste procedure, quell’anno e mezzo che manca per la fine della messa a norma della Casa dello studente potrebbe starci tutto. Il fatto, poi, che bisognerà sin da subito trovare una nuova sede all’Ersu e alla mensa universitaria non sarà un intoppo da poco, senza parlare dei possibili esiti del ricorso della ditta già vincitrice dell’appalto per il Palagiustizia a Gazzi. Insomma, la strada è tutt’altro che in discesa.