Nel 2013 il decreto legge n.102 aveva abolito l’Imu sulla prima casa. Una conquista per i cittadini, ma resa amara dalle conseguenze previste per coprire finanziariamente l’abolizione della tassa sulla prima casa: tagli, anche della metà, sulle detrazioni Irpef in molti ambiti. Fra le
maggiori assicurazioni, quelle più colpite risentono degli effetti del provvedimento soprattutto sui prodotti del ramo vita.
Questo tipo di assicurazione sono ormai molto diffuse tra gli italiani e sono offerte dalle maggiori compagnie assicurative, dall’
assicurazioni online offerte da Genialloyd a quelle di Assicurazioni Generali. Con i tagli alle detrazioni dal 730, chi sottoscrive una polizza assicurativa sulla vita entro il 31 dicembre 2013 potrà usufruire delle agevolazioni fiscali fino a un massimo di 630 euro, contro i 1291,14 euro di tetto massimo previsti in precedenza.
Per chi invece firma un contratto nel 2014, il tetto massimo per le agevolazioni è ulteriormente ridotto a 230. Detrazioni più che dimezzate, quindi. Senza contare che il decreto legge ha una valenza retroattiva, e quindi si applicherebbe anche a coloro che hanno sottoscritto una polizza per la vita entro 31 dicembre 2000. Una caratteristica, quella della retroattività, che viola apertamente lo Statuto del Contribuente.
Lo Statuto afferma il principio della collaborazione e della trasparenza tra consumatori e istituzioni e quindi vieta le norme con carattere retroattivo. Esistono principalmente tre tipologie di assicurazioni per la vita: le polizze vita caso vita, le polizze vita caso morte e le polizze vita miste. Ognuna di questa si adatta a varie esigenze e prevede diverse modalità di erogazione dei premi. Le polizze caso vita sono principalmente dedicate a chi vuole garantirsi una pensione integrativa.
La compagnia assicurativa infatti, a fronte del pagamento di un premio, si impegna a corrispondere al beneficiario una somma che può essere versata in un’unica soluzione o in forma di vitalizio. In caso di morte prematura dall’assicurato, però, l’assicurazione è tenuta a versare agli eredi il cumolo dei premi versati fino a quel momento.
Le polizze caso morte sono finalizzate a garantire una serenità economica ai famigliari dell’assicurato, in caso di una sua morte improvvisa. Questo tipo di assicurazione è solitamente scelto da coloro che mantengono la propria famiglia in modo sostanziale, o se si sono dei mutui o dei prestiti in corso.
La compagnia quindi assicura la liquidazione di una determinato capitale al beneficiario o ai beneficiari in caso di morte dell’assicurato. Le polizze miste, infine, combinano le caratteristiche di una polizza caso vita ad alcune garanzie complentari volte a garantire la serenità dei famigliari dell’assicurato, principalmente in caso di malattia, infortunio oppure invalidità. Il capitale, quindi, sarà erogato sia in caso di permanenza in vita che in caso di morte dell’assicurato. Nel primo caso, il beneficiario potrà scegliere se ottenere il capitale in un unico pagamento o sotto forma di rendita vitalizia.
Tornando al quando previsto dal decreto legge n.102, le polizze interessate dai tagli delle detrazioni fiscali sono quelle che prevedono il rischio di morte, sia se prevedono che capitale venga erogato solo in caso di morte, sia che il capitale venga erogato anche nel caso di permanenza in vita dell’assicurato. Rientrano nei tagli anche quelle assicurazioni che prevedono il rischio di invalidità permanente, causata da infortuni o malattie, e quelle che prevedono il rischio della non autosufficienza dell’assicurato nello svolgere le azioni quotidiane.
Infine, come già ricordato, anche le assicurazioni sulla vita sottoscritte entro il 31 dicembre 2000 sono soggette ai tagli delle agevolazioni fiscali. Sono invece escluse dai tagli le assicurazioni del cosiddetto Fondo Pensioni, ossia quelle che prevedono contributi erogati a favore di forme pensionistiche integrative, e i contributi di assistenza sanitaria integrativa deducibili dal 730 per un massimo di 3615,20 euro. Il decreto legge è ora in fase di conversione in legge e quindi è sottoposta alla revisione e alle modifiche delle Camere. Una delle modifiche proposte riguarda proprio l’articolo 12, che riguarda le detrazioni sulle polizze vita.
La modifica, se sarà approvata dalle Camere, prevede che le detrazioni fiscali sulle polizze vita rimangano al 19% e che la somma massima detraibile sia di 630 euro per il 2013 e di 530 per il 2014. Un passo avanti notevole, quindi, soprattutto se pensiamo che il tetto massimo previsto per le detrazioni nel 2014 era di soli 230 euro. Questa modifica sarà probabilmente coperta dall’abolizione della deducibilità della quota dei premi rc auto destinata al Servizio sanitario.