Assicurazioni auto, ordinato rimborso di rca in provincia di Catania

Quando pensiamo di aver scelto le assicurazioni migliori per la nostra auto siamo sicuri che il risparmio per le nostre tasche arriverà molto presto.
 
Se improvvisamente  però il Consiglio provinciale della propria città approva un piano in cui prevede l’aumento della quota delle assicurazioni per l’auto, il risparmio si allontana sempre di più lasciando spazio ad un pagamento aggiuntivo che non era previsto. È il caso dei rincari previsti dal Consiglio provinciale di Catania che, nell’ottica di risanamento dell’Ente, aveva programmato l’aumento delle quote sulle assicurazioni dal 12,5% al 16%, producendo così un introito  che la Provincia Regionale di Catania aveva stimato per 10 milioni di euro.
 
Queste entrate, però, sono state giudicate illegittime dalla Consulta ed è stata imposta la restituzione delle quote versate dai consumatori con la sentenza n.97 della Corte Costituzionale, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n.22 dello scorso 29 maggio. Il contesto entro il quale si inserisce la questione è relativo al dibattito per le competenze dei  vari enti che ovviamente sono differenti tra le regioni a statuto ordinario e quelle a statuto speciale come la Sicilia. Perché quindi, questa manovra di rincari è stata considerata illegittima?
 
L’illegittimità costituzionale entra in campo in questo caso perché il Consiglio regionale si è fatto destinatario di una tassa che in realtà spetta allo Stato e quindi alla Regione, essendo considerata dalla legge una tassa erariale, cioè dovuta allo Stato.
 
La legge in questione è la numero 44 del 2012 che estende a tutto il territorio nazionale la norma sull’aumento dell’imposta delle rca: la Provincia di Catania ha reso questa tassa un tributo proprio provinciale, agendo così, in modo illegittimo. La Regione Siciliana, infatti, ha contestato queste entrate alla Provincia catanese, rivendicandole: l’attribuzione di questo guadagno alle provincie sarebbe risultata lesiva dell’autonomia finanziaria di cui dispone la Sicilia, e di fatto quegli introiti spettavano alla Regione.  
 
Le contestazioni sono state accolte, ma le procedure per la restituzione delle quote rca non sono state ancora avviate: la situazione rimane ancora stabile perché le compagnie assicurative non  hanno ricevuto direttive per come muoversi in questo senso. Di sicuro il rimborso verrà erogato dalle Provincie alle compagnie assicurative che renderanno il denaro poi ai clienti.