Si dice, comunemente, che il cancro sia una malattia. Errore. Non è una malattia. Accade, invece, che alcune delle nostre cellule, per cause misteriose, improvvisamente invertono il loro modo di funzionare: anziché essere apportatrici, con il proprio contributo, al sistema corpo, divengono egoiste e quindi assorbono energie dal corpo.
Siccome sono intelligenti, si difendono bene da ogni attacco che gli arriva da medicine e, via via, la loro resistenza ai farmaci aumenta sempre, tanto che, dopo un certo periodo, diventano insensibili ai medicamenti.
Ovviamente quanto precede non è scritto da un esperto, né da un medico, ma da un comune giornalista che, leggendo molto sulla materia, ed avendo avuto esperienze dirette familiari, si è formato un’idea a riguardo che può essere giusta o sbagliata, pronto a chiedere scusa per gli eventuali propri errori di valutazione.
La scienza in tutto il mondo ha affrontato questa sorta di epidemia, sempre più in espansione, cercando la soluzione a valle, cioè quando il cancro si manifesta. Le cure chemioterapiche sono costosissime. Pare che il Drg di una sola seduta superi i mille euro.
Ricordate la breve parabola del medico arabo? Un medico arabo ricevette un paziente che aveva una spina in un piede e perciò zoppicava. Gli diede un unguento e gli disse di ritornare la settimana dopo. Così continuò per molte settimane. Una volta si dovette assentare e lo sostituì il figlio, anch’egli medico. Quando il padre tornò gli chiese quali pazienti fossero venuti e, fra gli altri, il figlio gli parlò di quello che aveva la spina nel piede. “Cosa hai fatto?” gli chiese il padre, e il figlio prontamente: “Gli ho tolto la spina”. “Sei uno stupido – gli disse il padre – ora quel paziente non tornerà più”.
Le industrie farmaceutiche vogliono che la spina resti nel piede degli ammalati di cancro, perché così lucrano vendendo le loro medicine, sovente inefficaci per la guarigione.
Se si scoprisse la causa, o le cause, che fanno invertire il funzionamento delle cellule, crollerebbe un enorme fatturato di miliardi di dollari e il paziente non utilizzerebbe più la chemioterapia.
Questi sono i fatti. Ogni lettore può concordare o dissentire secondo la propria sensibilità.