Palermo – Bagheria verso il default ma il ricorso è in arrivo

BAGHERIA (PA) – Il Comune è sull’orlo del fallimento. Ne sono convinti i giudici della Corte dei Conti, che con deliberazione 321 hanno intimato all’amministrazione di “avviare immediatamente le procedure” e al consiglio comunale di “deliberare senza indugio con provvedimento non revocabile il dissesto finanziario dell’Ente”, che secondo i magistrati contabili conta 36,5 milioni di euro di debiti fuori bilancio (25,5 mln già accertati, 11 mln potenziali).
Ma il sindaco Vito Lo Meo non ci sta e, in attesa delle ispezioni della Regione siciliana per accertare se ci siano o meno i presupposti per il dissesto, ha annunciato ricorso al Tar contro il provvedimento della Corte dei Conti, certo che con un piano di rientro decennale l’amministrazione sarà in grado di mettere i conti in ordine. Lo stesso percorso già seguito dall’amministrazione comunale di Cefalù con il sindaco Rosario Lapunzina (articolo a pag. 10).
Sia che il Consiglio comunale dichiari il dissesto dell’Ente o dia l’ok a un piano di rientro, un dato comunque resta: le imposte dovute dai cittadini schizzeranno ai massimi livelli.
"La Corte dei Conti – ha detto il sindaco Lo Meo – non ha la competenza per dichiarare il dissesto del Comune, come chiarisce una sentenza della Corte Costituzionale, aspettiamo l’esito delle ispezioni dell’assessorato regionale alle Autonomie locali. Intanto stiamo elaborando un ricorso al Tar contro questa decisione, poiché siamo convinti che con un piano di rientro decennale riusciremo a mettere a posto i conti”.
“Un provvedimento di questo genere – ha aggiunto – ci consentirebbe di chiedere ai cittadini meno sacrifici, nel senso che potremmo ridurre le tasse, che per legge in questi casi dovranno essere applicati con le aliquote al massimo, già dopo due o tre anni".
Infine Lo Meo conclude: “Sia chiaro che la responsabilità della situazione che ci troviamo a fronteggiare non dipende da questa amministrazione, la mole di debiti fuori bilancio è un lascito delle gestioni che ci hanno preceduto".