Piogge, siamo come la Sardegna

PALERMO – Mentre la Sardegna conta i danni e cerca di riparare le ferite dell’alluvione di lunedi scorso, dalle nostre parti si fanno i conti con le criticità irrisolte. Accanto alle note difficoltà che riguardano gli impianti di depurazione e le perdite nelle reti idriche, i sindaci isolani sono colpevoli di non aver provveduto a realizzare delle misure a costo zero o quasi, come gli strumenti urbanistici per la gestione delle acque piovane e per il risparmio idrico: vuoti amministrativi che poi si riflettono sull’incidenza del rischio idraulico nelle nostre città, causando disastri ambientali, economici, e mettendo a rischio l’incolumità dei cittadini. La prova? In Sicilia esiste un solo Comune (Caltavuturo, in provincia di Palermo) su 390 che ha inserito il risparmio idrico nel proprio regolamento edilizio, uno strumento che norma le modalità costruttive della edificazione e che va accostato alle norme tecniche del Piano regolatore generale. (continua)