Rischi naturali, Sicilia immobile

PALERMO – Le tragedie risvegliano la preoccupazione sull’ovvio. Non si scopre oggi che la Sicilia associa un territorio particolarmente friabile a una gestione urbanistica assente e all’assoluto disinteresse per i piani di emergenza comunali che sono previsti dalla legge 100/2012 e che oggi sono presenti in meno della metà degli enti isolani.
Un quadro chiaro ed evidente, eppure i dati sull’abusivismo (con particolare riferimento al vincolo idrogeologico e sismico) e sul consumo di suolo continuano ad esistere anno dopo anno, mentre l’aggiornamento dei piani regolatori, o la definizione dei Piani di Protezione civile, non sembrano suggerire alcun cambiamento in positivo. Tutto questo è in stallo mentre cresce, lo conferma anche l’Ispra, il rischio di fenomeni meteorologici caratterizzati da precipitazioni improvvise come le bombe d’acqua. Comuni e Regione stanno a guardare. (continua)