Nell’ultima tornata elettorale della Regione Basilicata, il 53 per cento non è andato a votare. Sarebbe stata più forte la protesta se gli astenuti fossero andati, invece, a votare barrando la scheda e rendendola nulla: quella sarebbe stata una protesta palese.
Perché gli elettori non ne possono più! Perché giorno dopo giorno si accorgono che le caste si continuano ad autodifendere imperterrite e non fanno nulla per tagliare i numerosi privilegi che assorbono molte imposte, pagate con sudore dai contribuenti italiani.
I privilegi sono tantissimi, li abbiamo enumerati tante volte e non ci ripetiamo. è venuto il momento di cambiare totalmente musica e farla diventare una melodia accordata piuttosto che un confuso ammasso di suoni generati dall’assenza di un vero direttore d’orchestra.
Se le aspettative non saranno deluse, Matteo Renzi potrà fare come Tony Blair che, prima, rivoltò il partito laburista e, poi, continuò la rigorosa politica di sviluppo di Margaret Thatcher, la lady di ferro, con piccole varianti, portando la Gran Bretagna a un periodo buono che le ha consentito di non subire i nefasti effetti della pesantissima recessione.
Naturalmente Renzi è avversato da Berlusconi, che lo teme moltissimo anche sul piano della comunicazione e, quindi, dell’attrattiva di tanti elettori. Il sindaco è temuto anche dal giovane Alfano che sa di poter contare su un potenziale elettorato del 7 per cento, tendenzialmente in calo fino al 3 per cento.
Quelli che lo temono più di tutti, però, sono i suoi amici di partito della Sinistra-sinistra, di fatto non diversi dai vendoliani. Per fortuna, essi sono stati sconfitti nelle sezioni in quasi tutta Italia anche se non in modo definitivo. Riteniamo che la sconfitta emergerà nelle primarie.
Questi della Sinistra-sinistra, appoggiati dal sindacato conservatore, la cui punta più importante è la Fiom, sono quelli che vogliono mantenere le 8 mila partecipate dei Comuni che hanno i conti in rosso; che pagano forse 40 mila emolumenti ad amministratori e revisori dei conti. Sono quelli che hanno impedito la privatizzazione dell’Amt di Genova, perché lasciando le cose come stanno possono esercitare ancora i loro privilegi.
Basta, basta, basta.