In Sicilia più istituzioni no profit ma ancora pochissimi volontari

PALERMO – Sempre più numerose le istituzioni No profit in Sicilia e in Italia.
Il IX Censimento Istat su Industria e servizi, Istituzioni pubbliche e No profit, ha rilevato che l’incremento di tali soggetti nella nostra regione è stato pari al 19,3% rispetto all’ultimo censimento del 2001.
Un aumento, che sebbene resti sotto la media nazionale (+ 28%), risulta comunque rilevante. Le istituzioni contate sono pari a 19.846, il 6,6% del totale nazionale (oltre 300.000).
Queste si concentrano soprattutto a Palermo e Catania. Nel nostro capoluogo infatti le unità ammontano a 4.269, mentre nella città etnea sono 3.870 le istituzioni rilevate. A seguire: Messina ( 2834), Agrigento (1871), Trapani (1825), Siracusa (1783), Ragusa (1371), Caltanissetta (1085) e infine Enna (938).
Questo settore impiega a livello regionale 279.202 risorse umane di cui: 39.668 addetti, 14.539 lavoratori esterni, 326 lavoratori temporanei e 224.669 volontari. Questi ultimi hanno un’incidenza sulla popolazione pari a 449 volontari per 10mila abitanti. Un valore abbastanza basso se rapportato alla media nazionale di 801 volontari per 10mila abitanti. Bassa anche l’incidenza sulla popolazione della regione dei lavoratori esterni e dei lavoratori temporanei, con un valore (30 lavoratori per 10 mila abitanti) inferiore alla media nazionale (46 lavoratori per 10 mila abitanti).
Per quanto riguarda le zone di concentrazione dei volontari, questi sono presenti soprattutto a Palermo e a Catania, proporzionalmente comunque al numero di abitanti che ciascuna di queste province possiede. Nella prima i volontari sono 46.230 mentre nella seconda 44.079. A seguire: Messina ( 31.586), Trapani (21.909), Siracusa ( 21.879), Agrigento (18.958), Enna (15.760), Ragusa (12.402) e Caltanissetta (11.866).
Per quanto concerne la forma giuridica maggiormente usata, spicca tra tutte quella dell’associazione non riconosciuta. Sono 13.465 infatti le associazioni non riconosciute presenti sul territorio siciliano, e in questo si segue la tendenza nazionale a privilegiare queste sulle quelle riconosciute, che invece ammontano a 4.250.
Per il resto le istituzioni no profit assumonoo la forma di società cooperativa sociale (1.163), maggiormente usata nei settori dell’assistenza sociale, oppure quella di fondazione (192), che invece non predilige alcun settore nello specifico. Andando quindi a vedere i settori maggiormente attivi nel campo del no profit, anche qui la tendenza è quella tipica nazionale.
 
Il campo della cultura e dello sport vede infatti la maggiore concentrazione di istituzioni al suo interno ( 12.239), rappresentante ben il 62% dell’attività siciliana, assorbendo il 57,7% del totale dei volontari a livello regionale (129.641) e il 39,3% dei lavoratori esterni (5.720). Il secondo settore prevalente è quello dell’assitenza sociale con 1.995 istituzioni che rappresentano il 10% del totale e impiegano il 32,6% degli addetti (12.949).
Seguono i settori delle Relazioni sindacali e rappresentanza di interessi con 1.440 istituzioni (7%), dell’Istruzione e ricerca con 1.085 istituzioni (5%) e della Sanita? con 755 istituzioni (4%).