Internazionalizzazione ed export, al Sud in arrivo 50 mln di euro

PALERMO – Export Sud: ovvero come incrementare le esportazioni del Sud Italia. È partito il piano da 50 milioni di euro per stimolare l’imprenditoria delle quattro Regioni della convergenza (Sicilia, Puglia, Calabria e Campania) ad aprirsi ai mercati internazionali. Gestito e coordinato dall’Ice (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane), è stato presentato come il più ampio programma di formazione e promozione del settore, almeno per queste Regioni.
Ne avevamo parlato in anteprima su queste pagine a inizio luglio: “Vogliamo dare una struttura aziendale alle imprese, per consentir loro di essere presenti nei mercati internazionali”, spiegava al QdS il direttore generale dell’Ice, Roberto Luongo. L’obiettivo è ambizioso: si punta ad aprire il mercato meridionale soprattutto all’area mediterranea e ai Paesi del gruppo “Brics” (acronimo di Brasile, Russia, India, Cina, Sud-Africa).
“L’azione dell’Agenzia – ha affermato il presidente dell’Ice, Riccardo Monti – vuole rispondere ai bisogni di internazionalizzazione locali mediante iniziative integrate e trasversali, formative e di promozione, volte a favorire la presenza delle produzioni regionali sui mercati esteri. È importante la dotazione finanziaria, che abbiamo individuato nell’ambito delle misure previste dal Piano azione coesione messo a punto dalla direzione generale per l’Incentivazione delle attività imprenditoriali del Mise”.
Si tratta, come detto, di 50 milioni di euro, suddivisi in tre programmi annuali, indirizzati a micro, piccole e medie imprese, start-up, parchi universitari e tecnologici, consorzi e reti di impresa che potranno contare su di una serie di servizi a carattere formativo, prevalentemente a titolo gratuito, e di un programma di iniziative promozionali.
Si inizia con 77 eventi che dovranno essere portati avanti entro febbraio 2015 e che coinvolgeranno le aziende che si occupano di agro-alimentare, moda, mobilità, arredo e costruzioni, alta tecnologia ed energia. La punta di diamante presentata dall’Ice è una sorta di incubatore per guidare gli imprenditori. È stato battezzato Export Lab, quattro progetti pilota (uno per Regione) cui si accederà tramite bando: “L’Ice Export Lab – affermava Luongo – darà l’opportunità di avere dei giovani formati e istruiti sul tema della internazionalizzazione e dell’export”.
Altri punti focali saranno i corsi sulla proprietà intellettuale, in tema di formazione, e la partecipazione alle fiere internazionali prestigiose. Ma sono molte altre novità ed eventi di spicco nel Piano Export Sud. Sono stati infine annunciati la "Borsa dell’Innovazione e dell’Alta Tecnologia", per la promozione e la commercializzazione dei brevetti e delle innovazioni; il progetto pilota “Verso il Mediterraneo”, che guarda all’ambiente e tenta di favorire la cooperazione nella gestione delle risorse idriche e ambientali, dell’agricoltura biologica e delle energie rinnovabili; l’Italian Wine Week, per esportare le eccellenze enologiche oltre oceano lavorando sulla filiera distribuzione-importatori; anche il comparto aerospaziale sarà toccato con il partenariato internazionale Aeroforum.

 
Pmi siciliane, l’apertura all’estero è una via irrinunciabile

PALERMO – Le esportazioni italiane con i Paesi extra Ue, intanto, stanno vivendo un periodo positivo, malgrado il contesto di crisi. Da gennaio a ottobre l’export ha registrato un +2 per cento rispetto all’anno precedente: non è un dato eccezionale, ma permette comunque di guardare con ottimismo al prossimo futuro.
Soprattutto perché l’incremento è dovuto all’aumento della richiesta dagli Stati Uniti (+12,6 per cento a ottobre), dalla Cina (+16%) e dalla Russia (+5%). I dati, resi noti dall’Istat, evidenziano però allo stesso tempo il -24% di esportazioni verso l’India, il -14,4% verso la Svizzera e il -2,7 verso la Turchia. Si tratta di tre partner importanti, ma che risentono del rallentamento dell’economia (per i due Paesi asiatici) e della diminuzione del prezzo dell’oro.
Il piano Export Sud dell’Ice potrà dare uno strumento in più anche per leggere queste variazioni del mercato e per le Pmi siciliane, che hanno necessità di ossigeno, l’apertura all’estero è una via irrinunciabile.