Il governo Monti ha rimesso in ordine i conti aumentando il carico fiscale su imprese e cittadini. Ad esso va riconosciuto il merito di quattro importanti riforme al risparmio: i tagli ai costi della politica regionale, l’aggiornamento della previdenza, con un risparmio a regime di 80 miliardi e l’abolizione dei tribunalini con un risparmio stimato di dieci miliardi.
Poi ha fatto una quarta riforma, lasciata a metà, l’abolizione delle inutili Province. Inoltre, ha approvato i Dlgs 33 e 39 contro la corruzione e per la trasparenza.
Il governo Letta, invece, in sette mesi non ha approvato alcuna riforma, cincischiando e continuando a galleggiare con un conseguente danno per le finanze pubbliche, che non possono essere risollevate se non si tagliano gli sprechi. La nomina del commissario Cottarelli non ha prodotto ancora alcun risultato.
Eppure l’elenco dei tagli è chiarissimo: chiudere il rubinetto del finanziamento ai partiti, la cui legge è stata sottoposta al vaglio della Corte Costituzionale; approvare la definitiva trasformazione delle Province in Consorzi di comuni senza gli apparati elettivi e burocratici; accorpare i comuni al di sotto dei cinquemila abitanti; chiudere le ottomila partecipate regionali e comunali.
Tutto quanto precede si potrà fare in tempi rapidi se il partito di maggioranza, cioè il Pd, concentrerà la sua forza verso le riforme e i tagli indicati prima e questo lo potrà fare se avrà un leader forte, riconosciuto dai propri elettori, ma anche da quelli con altre idee.
E questi non può che essere Matteo Renzi, in quanto sia Cuperlo che Civati fanno parte dell’ala comunista che preferisce la conservazione dello status quo al rinnovamento totale dello stato. Ecco perchè, prendendo una posizione nitida fin da tempi non sospetti, cioè precedente al duello Bersani-Renzi, abbiamo indicato quest’ultimo, con la postilla che la nostra preferenza per il sindaco di Firenze non significava preferenza per quel partito Democratico legato a Vendola e alla Fiom.
Crediamo che tutta la classe dirigente siciliana, insieme ai siciliani danneggiati, elencati nella pagina interna, debbano andare ai banchetti a votare in massa il giovane Blair italiano. Una doverosa apertura di credito in uno scenario popolato da dinosauri non solo d’età ma anche di mentalità.
Ovviamente la nostra apertura di credito è soggetta a verifica entro dodici mesi.