Paolo Garofalo: “Enna: virtuosi senza aumentare le tasse”

Qual è la situazione del Comune sul piano finanziario?
“Il comune di Enna sta bene dal punto di vista della cassa e del bilancio, a tal proposito l’ultimo bilancio è  stato approvato pochi giorni addietro con soli due voti contrari. L’unico problema è quello del patto di stabilità che ci impedisce di operare pienamente. Tra l’altro riusciamo a lavorare nonostante vi sia il 60% in meno di trasferimenti nazionali e regionali, ciò razionalizzando le spesa e i servizi. Da un lato infatti abbiamo aumentato le entrate attraverso la lotta all’evasione e abbiamo esteso la Tarsu a tutti gli edifici comprese le chiese e le caserme. Dall’altro abbiamo diminuito la spesa del 10% sul bilancio, ossia di circa 4-5 milioni di euro in un anno, tagliando tutto ciò che era superfluo e mantenendo i servizi essenziali. Ad esempio nelle attività culturali non spendiamo quasi più nulla, perchè abbiamo incentivato l’imprenditoria locale e regionale a organizzare manifestazioni in città. In due anni siamo riusciti in questo modo a programmare 500 serate al Teatro a costo zero per il Comune. Sempre in questa direzione dal prossimo anno esternalizzeremo una serie di servizi tra questi sto pensando anche al Castello di Lombardia. Enna inoltre è uno dei pochi Comuni ad avere non solo l’Imu al minimo ma ha l’addizionale Irpef con un esenzione a 20 mila euro, la più bassa della Sicilia, e siamo riusciti ad abbassare la Tarsu di un altro 10% per le abitazione domestiche e del 5% per gli esercizi commerciali. La Tarsu che oggi si paga ad Enna è del 30% in meno rispetto a quanto si pagava tre anni fa. Praticamente da quando sono sindaco abbiamo i conti perfettamente a posto, non abbiamo aumentato le tasse ma anzi le abbiamo abbassate e proseguiremo in questa direzione”.
Come avete pensato di recuperare le risorse che vi vengono a mancare?
“Abbiamo messo su una task force per il recupero dell’evasione che ci ha consentito nel 2013 di recuperare più di 1200 evasori e contiamo nel 2014 di poter incrementare questo numero. In questa direzione abbiamo già stipulato un accordo con l’Agenzia delle Entrate e ci prepariamo a stipulare un altro accordo con la Guardia di Finanza. Sto inoltre rafforzando un nuovo servizio tributi con l’ausilio di tre vigili urbani per incrementare i controlli incrociati; mentre sulle sanatorie fiscali abbiamo favorito le rateizzazioni e stiamo procedendo a molte transazioni. Infine abbiamo avviato la procedura della vendita del patrimonio che però sinora non ha dato i risultati sperati, visto la crisi economica del nostro paese”.
Avete immobili in affitto?
“Alcuni immobili destinati agli uffici e alle strutture comunali sono in affitto, stiamo cercando di accorpare gli uffici per eliminarne alcuni e risparmiare sulle locazioni. Naturalmente non tutti possono essere eliminati perché presentano dei requisiti specifici”.
Quali sono in questo momento le criticità amministrative e come si sta intervenendo?
“La criticità amministrativa maggiore la riscontro nel problema legato al personale. In questi giorni corriamo il rischio di perdere i 176 precari se non si risolve il problema a livello regionale con un danno non indifferente sull’erogazione dei servizi, motivo per il quale sto protestando con lo sciopero della fame”.
Il comune di Enna ha un piano del traffico efficiente?
“Il piano traffico di Enna ha una sua peculiarità determinata dall’orografia della città. La parte alta è arroccata su una montagna ed è chiaro che c’è una difficoltà nella gestione del traffico, un problema che abbiamo risolto nelle ore di punta con una maxi rotatoria posta all’ingresso che ha portato la fila dai 25 minuti ai 3 minuti”.
 
Qual è la situazione rispetto la spinosa vicenda della gestione dei rifiuti?
“È un periodo un po’ critico per il passaggio dagli Ato alle Srr, tuttavia c’è stato un incremento dei servizi, tra questi la differenziata partita in due macro aree, il villaggio Pergusa e la contrada S. Lucia di Enna bassa, dove ha raggiunto il 70%. La percentuale di differenziata in tutta la città si aggira intorno al 13%”.
A che punto è l’informatizzazione dell’Ente e quali sono i servizi on line per il cittadino?
“L’informatizzazione dell’Ente è tra la migliore della Sicilia, al punto che siamo stati indicati tra i finalisti del bando “Italia contest” emanato dalla Telecom Italia che si concluderà nei prossimi giorni a Roma. Siamo l’unica città siciliana candidata per avere la banda larga in tutta la città, che sarà realizzata per intero a spese dalla Telecom. Un bando al quale abbiamo potuto prendere parte e arrivare tra i finalisti perché abbiamo già tutto pronto per il servizio di banda larga, infatti mancano solo alcuni tratti che verrebbero così ad essere realizzati nell’ambito del progetto”.
Ci dica una cosa che desidera realizzare assolutamente nel 2014?
“Sicuramente non vorrei fare un nuovo sciopero della fame per i precari che sono considerati secondari e che invece rappresentano professionalità ed esperienza. Una cosa che invece voglio fare nel 2014 è la differenziata in tutta la città”.
 

 
Curriculum Paolo Garofalo
 
Paolo Garofalo, 50 anni, è sindaco di Enna dal 28 giugno del 2010, dopo il ballottaggio con Angelo Moceri: 8.401 voti contro 4.777. Già consigliere comunale dal 1990, è laureato in Scienze politiche. È stato due volte segretario cittadino dei Ds e assessore comunale all’Urbanistica. Dipendente del Genio civile per pochi mesi, poi della Soprintendenza per i Beni culturali di Enna, ha lavorato a Catania nell’Ufficio del Garante per i diritti fondamentali dei detenuti. Al suo attivo anche diverse pubblicazioni su comunicazione politica e diritti umani.