Stanziati 350 milioni di fondi dell’Unione per ricollocare i precari della Pa nel privato

ROMA –  “Tra i molti importanti interventi approvati oggi dal governo a sostegno delle fasce più deboli del nostro Paese riveste particolare significato lo stanziamento di 350 milioni di euro per la ricollocazione dei disoccupati. È una misura innovativa che interessa anche una larga fetta del precariato nelle Pa: ora infatti le Regioni potranno formare e spostare nel settore privato, con una serie di incentivi, una parte di lavoratori precari delle pubbliche amministrazioni che altrimenti non avrebbero prospettive. È una norma che rappresenta anche una sfida culturale alla quale ritengo nessuno, penso in particolare alle Regioni del sud, possa sottrarsi”. Così Gianpiero D’Alia, ministro per la Pa e la Semplificazione, commenta l’approvazione in Consiglio dei ministri delle norme per la riallocazione di fondi Ue a sostegno di lavoro e occupazione.
Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha spiegato, durante la conferenza stampa seguita al Cdm di ieri, che questo rappresenta solo uno dei 4 capitoli del provvedimento che consentirà di utilizzare i 6,2 miliardi di fondi europei che rischiavano di non essere “prenotati” in tempo utile. “Siamo in grado di riallocarli nei prossimi mesi”, afferma Letta aggiungendo che nel biennio 2014-2014 “2,2 mld andranno a sostegno delle imprese, 700 mln a sostegno del lavoro e dell’occupazione, 300 mln per il contrasto alla povertà e 3 mld a sostegno delle economie locali”. “Per la decontribuzione in favore dell’occupazione giovanile sono messi a disposizione 150 milioni che vanno a sommarsi agli 800” già stanziati con altri provvedimenti, ha fatto sapere il presidente del Consiglio, il quale ha aggiunto: “200 milioni serviranno per gli interventi in favore dell’occupazione femminile e i lavoratori più anziani”.
Per quanto riguarda le economie locali, i 3 miliardi di euro saranno destinanti al finanziamento di diversi obiettivi: “il programma ‘6 mila campanili’, per gli interventi nei Comuni sotto i 5 mila abitanti, interventi di riqualificazione urbana, la promozione dell’attrattività’ turistica, anche in vista dell’Expo 2015, la messa in sicurezza e l’efficientamento energetico degli edifici scolastici”.