È sempre la stessa storia: la Corte dei Conti Sicilia denuncia da anni gli sprechi, la Regione interviene con una legge per frenarli, ma poi non la applica. Infatti, finanziaria del 2010, legge regionale n. 11/2010 aveva previsto il riordino delle società partecipate regionali, per raggiungere obiettivi di “contenimento e razionalizzazione della spesa pubblica”, ma ad oggi campeggia a bella vista, sul sito della Regione siciliana un elenco di ben 33 società partecipate, mentre il piano ne prevedeva la riduzione a 14 e, inoltre, in barba alle regole sulla trasparenza, in molte viene indicato il compenso ma non il nome e cognome dei titolari di incarichi nei cda o dei revisori. Per capire quanto siamo lontani dal contenimento dei costi, basti pensare che la Corte dei Conti ha analizzato che dal 2009 ad oggi queste società sono costate più di un miliardo. (
continua)