Spread sotto i 200 punti, più risorse per investire

ROMA – “La discesa dello spread in area 200 punti conferma l’apprezzamento dei mercati per la ritrovata stabilità dei conti pubblici italiani e libera in prospettiva risorse da poter utilizzare per favorire la ripresa della crescita e il taglio delle tasse”. È quanto dice il ministro dell’Economia e delle finanze Fabrizio Saccomanni in una nota diffusa dall’ufficio stampa del Tesoro a commento dei minimi registrati a inizio d’anno dallo spread fra il rendimento del Btp decennale italiano (sceso sotto il 4%) e quello del Bund tedesco di pari durata. Al titolare del Tesoro si è unito un coro di mezzo governo per salutare la discesa dello spread sotto la soglia psicologica dei 200 punti (199,50 alle 15,08 di ieri), come non accadeva da inizio luglio 2011.
“Lo spread che a inizio anno si aggira attorno ai 200 punti base, scendendo anche sotto tale soglia, indica che i mercati apprezzano l’operato del governo, il suo impegno per il mantenimento della stabilità dei conti e per l’avvio delle riforme, sia istituzionali che economiche”, dice la nota.
Saccomanni aggiunge: “Ho sempre sostenuto che livelli più elevati di spread fossero influenzati da fattori di carattere speculativo improntati all’incertezza politica. Oggi, pur mantenendo la dovuta cautela suggerita dalla volatilità dei mercati, possiamo essere più fiduciosi perché le prime indicazioni sono favorevoli. Le previsioni che avevamo descritto nella Nota di Aggiornamento al Def si stanno attuando. Di particolare rilievo è il dato sui rendimenti, sotto il 4%”.
Ed ecco le buone notizie: “Questo si tradurrà in una minore spesa per interessi sul debito pubblico e nella possibilità di avere a disposizione più risorse per investimenti e per alleggerire il carico fiscale. Inoltre la riduzione dello spread si rifletterà in migliori condizioni di accesso al credito per imprese e famiglie”.
Il vice premier e ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha aggiunto: “Lo spread Btp-Bund sotto i 200 punti è il migliore buon anno per gli italiani. Significa meno interessi da pagare e una tassa occulta in meno per le famiglie. Basterebbe questo per dire che abbiamo fatto bene a proseguire l’esperienza di governo. Se il contratto di governo funzionerà lo spread scenderà ancora”.