Feltri ha fatto con Fini quello che Mauro aveva fatto con Berlusconi e cioè ha tirato fuori un fascicolo del 2001, peraltro reso pubblico da un’inchiesta de “L’Espresso” e ne ha riportato all’opinione pubblica l’esistenza, senza minacce palesi o nascoste. Non si capisce la reazione del presidente della Camera, dal momento che il fascicolo evidenziato non riguardava lui personalmente bensì uomini del suo entourage, anche se stona la citata presenza di donne che vanno a fare prestazioni sessuali dentro i più alti palazzi delle istituzioni romane.
Feltri ha anche usato una notizia basata su una sentenza per smascherare il doppiopesismo di Dino Boffo, ex direttore del quotidiano dei vescovi, “Avvenire”, il quale ha lanciato anatemi sul Cavaliere da un pulpito sul quale non aveva l’autorità morale di salire.
Questa riteniamo sia la verità dei fatti, visti a distanza di qualche giorno per mondarli da isterismi ed emotività. Come è noto ai lettori, evitiamo di esprimere la nostra opinione nei momenti caldi, perché gli elementi non sono emersi completamente e non sono stati purificati dalle scorie.
Nel corso di “Porta a Porta” il Cavaliere ha commesso due falli. Il primo, quando si è impappinato sulle cifre spese: ha parlato infatti di 60 miliardi di lire anzicchè 60 miliardi di euro. Il secondo, nel non aver ben spiegato che le 94 abitazioni consegnate con la cerimonia del pomeriggio sono state preparate dalla Provincia autonoma di Trento con i fondi raccolti dalla Croce rossa, mentre l’intervento finanziario del Governo è stato estremamente ridotto.
E tuttavia, al di là della polemica mediatica, si deve dare atto che la guida dell’operazione ricostruzione è stata ferma e determinata e, al di fuori di ogni considerazione negativa, il dato di fatto è che 94 famiglie hanno preso possesso delle nuove abitazioni e che prima della fine dell’anno tutti i terremotati avranno abbandonato le tende.
è un peccato avere comunicato male questo evento che andava proposto all’opinione pubblica tale qual era, senza cercare di trarre vantaggi mediatici che si sono trasformati in svantaggi.