Verde urbano, miraggio di Sicilia

I sindaci siciliani non amano il verde urbano. Lo abbiamo scritto nell’inchiesta dello scorso 12 novembre “Comuni grigi tra asfalto e smog” e possiamo ribadirlo anche oggi in seguito all’interpellanza presentata dalla pattuglia del M5S della commissione Ambiente alla Camera in occasione del primo anno di esistenza della legge 10/2013 “Norme per lo sviluppo di spazi verdi urbani” del 14 Gennaio 2013, che costituisce un tassello determinante per la promozione della cultura del verde e il rispetto della natura nei contesti urbani.
 
 
La richiesta della pattuglia stellata, si legge in una nota diffusa dall’ufficio stampa, è rivolta al ministro dell’Ambiente Orlando e chiede di conoscere le modalità e l’effettivo avanzamento dell’azione del Comitato per lo sviluppo del verde pubblico, istituito con la stessa legge 10, che deve procerdere alla raccolta delle informazioni sulle dotazioni urbanistiche dei Comuni italiani, da inserire in una apposita relazione che il Comitato deve trasmettere alle Camere entro il 30 maggio.
 
 
In particolar modo l’attenzione di Claudia Mannino, deputata palermitana, si concentra sulla conoscenza della realtà siciliana “dove la situazione è tragica”. Lo stato dell’arte è realmente preoccupante. Siracusa, Messina, Catania e Palermo hanno una superficie di verde pubblico sul totale del territorio comunale inferiore al 5%, piazzandosi di diritto tra le città meno verdi d’Italia. Particolarmente dolente è anche l’avanzamento dell’approvazione dei piani urbani che concernono la gestione e la promozione del verde pubblico. In questa inchiesta trovate il quadro completo della situazione nei comuni siciliani.