CATANIA – Caotica per eccellenza, Catania è tra le poche città italiane ad avere una metropolitana. La Ferrovia Circumetnea ha, infatti avviato, un programma di potenziamento, ammodernamento e sviluppo della linea ferroviaria a scartamento ridotto e trazione diesel. Il tutto, sfruttando la linea Circumetnea preesistente che, realizzata alla fine del 1800, parte da Catania e, cingendo le falde dell’Etna, giunge fino a Riposto, attraversando centri importanti quali Misterbianco, Paternò, Adrano, Bronte, Randazzo e Linguaglossa. Il programma della Ferrovia Circumetena prevede, dunque, la trasformazione della vecchia ferrovia in una moderna metropolitana negli ambiti urbani di Catania e Misterbianco, fino ad arrivare ad Adrano e la progressiva trasformazione della restante linea extraurbana in una linea a scartamento ordinario ed elettrificata che alla metropolitana risulterà connessa.
Un progetto notevole se si considera che l’area metropolitana di Catania è una delle più popolose d’Italia: al comune etneo, di circa 350.000 abitanti, si aggiunge infatti, una cintura di paesi dell’hinterland che sono fisicamente uniti al capoluogo etneo, costituendo così, nell’insieme, una città metropolitana di circa 650.000 abitanti. Allo stato attuale è in esercizio, dal 1999, una tratta di ferrovia metropolitana lunga 3,8 chilometri. Secondo il progetto e a meno di ritardi, tale tratta, nell’arco di due anni, sarà ampliata mediante le tratte in fase di realizzazione: Galatea-Giovanni XXIII, Borgo-Nesima e Giovanni XXIII-Stesicoro, facendo raggiungere alla linea metropolitana la lunghezza complessiva di circa 8.8 km. La linea poi dovrebbe essere ulteriormente prolungata mediante altre due tratte, i cui progetti sono stati già approvati: Nesima-Misterbianco Centro e Stesicoro-Aeroporto.
Tutto in odor di città europea, se non fosse che, in superficie, la situazione si presenta molto diversa. L’assenza del Piano Regolatore Generale, innanzitutto, e la concomitante assenza di un piano traffico e di viabilità, fa presagire ritardi e intoppi per il cantiere della metropolitana.
Allo stato attuale, relativamente alla tratta Stesicoro – Stazione, si sono realizzati complessivamente circa 860 m di galleria: la chiusura di una zona così centrale ha provocato non pochi disagi alla popolazione, ma, assicurano dalla Circumetnea “la conclusione di tali lavori è prevista per il prossimo 7 dicembre 2009”. Si vedrà.
Gli obiettivi. Verso la riduzione di traffico e inquinamento
CATANIA – Il trasporto sotterraneo, avrebbe il vantaggio non solo di snellire il traffico cittadino, particolarmente dalla periferia al centro città, ma anche quello di apportare notevoli benefici derivanti dalla riduzione dell’inquinamento atmosferico. Dalla Circumetnea sono state valutate le quantità di inquinanti che non saranno più prodotte annualmente, sommando i contribuiti della riduzione dell’emissione di inquinanti provenienti dalle auto e dai mezzi pubblici con motore a combustione interna (che non saranno più utilizzati), decurtati delle emissioni provenienti dalla produzione di energia elettrica necessaria per l’alimentazione dei convogli della linea metropolitana. Per fornire alcuni dati, limitando l’analisi alla linea metropolitana nella configurazione che avrà tra qualche anno non appena saranno realizzate le tratte in fase di realizzazione e di imminente realizzazione, si avrà una riduzione di CO2 e di ossidi inquinanti.