Sicilia, l’Università dei baroni. Catania nella top 5

Mancava soltanto la scientificità del metodo per confermare quanto gli universitari isolani sanno già da tempo: l’Università nostrana è costruita sul nepotismo. Riprendiamo uno studio raccontanto da Linkiesta.it nel 2011 in seguito allo scandalo dell’università di Messina raccontato oggi da Francesco Torre Messina – Dopo lo scandalo di Farmacia scacciare i "baroni" dall’Ateneo
 
La ricerca arrivata dagli States e condotta da Stefano Allesina, un italiano in fuga dall’Università italiana e ricercatore a Chicago, ha analizzato i dati di un database del ministero dell’Istruzione (Cineca) che contiene i nomi di oltre 61 mila professori e ricercatori occupati in 84 sedi universitarie. Partendo da questa mole di dati ha effettuato un’analisi di frequenza sui cognomi presenti nel database. La ricerca è stata finanziata dalla National Science Foundation.
 
“Più di 27.000 cognomi distinti appaiono almeno una volta, – si legge su Linkiesta.it che ha riportato la ricerca – e la ricerca ha voluto rilevare se particolari cognomi ricorressero più spesso di quanto atteso in un dato settore. Per questo Allesina ha creato un programma che esegue un milione di estrazioni casuali per scoprire la probabilità di ottenere il numero di cognomi riscontrato nei dati reali”. Linkiesta.it ha riportato che tra 10.783 accademici in Medicina sono stati rilevati 7.471 cognomi distinti. “In un milione di estrazioni casuali dal pool completo dei cognomi, il programma di Allesina non ha mai ottenuto meno di 7.471 cognomi distinti: una frequenza così bassa suggerisce l’esistenza di pratiche di assunzione nepotistiche”. Qui puoi leggere l’intero articolo e la classifica completa.
 
Per una volta le Università siciliane si sono piazzate "bene" in una classifica composta da ottanquattro postazioni. Abbiamo Catania al quinto posto nazionale, Enna al sesto, Messina all’ottavo, Palermo al sedicesimo.