Telefonia, è boom di chiamate con Skype: addio telefono fisso?

Come si risparmia sulla bolletta del telefono? Sono sempre più le famiglie a confrontare le tariffe di Tiscali con quelle di Fastweb o Telecom Italia alla ricerca delle offerte più convenienti. Tuttavia esistono altri modi per tagliare i costi, come ad esempio utilizzare i servizi Voip come Skype.Secondo i dati di Telegeography, una società di analisi specializzata nelle telecomunicazioni, le chiamate con Skype sono in aumento esponenziale e l’azienda di Microsoft controlla ormai circa il 40% del traffico voce globale.
 
Brutte notizie dunque per le compagnie telefoniche tradizionali, sia fisse che mobili, che arrancano dietro il sempre più consolidato monopolio di Skype, che offre chiamate e chat gratuite grazie alla connessione internet. Per i consumatori, invece, è il tempo del risparmio, anche perché con la concorrenza di Skype è più facile trovare offerte per il telefono fisso vantaggiose e a buon prezzo.
 
Come detto, quindi, Skype detiene oltre il 40% dei volumi di traffico vocale e nel 2013 è stata registrata una crescita record di telefonate online, con un +36% per un totale di 214 miliardi di minuti di chiamate. Numeri impressionanti che, ovviamente, hanno fatto calare i ricavi delle compagnie di telefonia tradizionali come Telecom Italia. È la fine del vecchio telefono domestico?
 
È presto per dirlo e per mandare in soffitta i vecchi telefoni e cordless. Infatti, nonostante il boom di Skype, anche i volumi di traffico voce per la telefonia fissa e mobile sono aumentati, nel 2013 del 7% equivalente a 547 miliardi di minuti. Il crollo del mercato, però, è da registrare sul trend di crescita che, dopo 20 anni, si è praticamente dimezzato.
 
Al contrario la crescita di Skype sembra non avere freni e ha assorbito bene anche la diffusione di servizi di Voip e messaggistica istantanea. Nel 2013 il traffico voce con Skype è aumentato infatti di 54 miliardi di minuti, ovvero circa il 50% in più rispetto ai numeri fatti registrare dall’intero settore delle telecomunicazioni tradizionali.
 
“La rapida diffusione dei servizi Ott (Over the top content, ndr) – ha dichiarato Stephan Becket, analista di teleGeography – sta rendendo la vita sempre più difficile alle telco, anche se le reti telefoniche tradizionali (Pstn) non sono destinate a scomparire in tempi rapid”. Il numero di clienti delle compagnie tradizionali, infatti, è ancora molto più alto rispetto a quello dei servizi Ott, anche se il download dei software per chiamare o mandare messaggi è in costante aumento.
 
Al momento si contano circa 8 miliardi di utenze che sfruttano le reti generali di telefonia, ma il sempre più ampio utilizzo di programmi come Skype , WhatsApp, Facebook Messenger, Viber, Line, Tango, Google Hangouts, e ChatOn fa pensare a un imminente cambio di rotta verso i servizi mobile che sono più pratici ed economici.