Car sharing? I siciliani viaggiano da soli

PALERMO – Traffico congestionato? Code interminabili? Parcheggi intasati? La soluzione esiste già e si chiama car sharing, cioè l’impiego di automobili in condivisione e a tempo. Questa tipologia di noleggio sta vivendo una stagione d’oro in Italia: gli utenti che ne fanno uso sono passati da 17.900 nel 2009 a circa 90.000 nel 2013. Nato inizialmente come modalità alternativa alla seconda auto, al trasporto pubblico o al taxi, oggi il car sharing sta diventando la prima scelta per molti italiani. Non è così ovunque.
 
 
In Sicilia il fenomeno non è ancora molto diffuso, ma sarebbe necessario per ragioni ambientali ed economiche. Nell’Isola, dati aggiornati al 31 gennaio del 2013, circolano 3,1 milioni di automobili per 5 milioni di cittadini. Di questo flusso immane appena il 3% è considerato ecologico, cioè la metà della media nazionale. La prima provincia dell’Isola per diffusione di mezzi green è Catania che riesce a superare di poco il 4 per cento, seguono nell’ordine Palermo (3,95%), Trapani (3,19%), Ragusa (3,14%), Caltanisetta (2,94%), Messina (2,89%), Siracusa (2,70%), Agrigento (2,47%) ed Enna (2,36%) che chiude la graduatoria.
 
 
Attenzione ai vostri polmoni soprattutto nel centro etneo. Gli ultimi dati Istat dicono che il tasso di motorizzazione delle autovetture fino a euro 3 (autovetture per 1.000 abitanti) registra a Catania il record nazionale (491,2) seppur in calo fisiologico rispetto al 2011 (501,1). Un risultato da confrontare con la media nazionale pari a 302,9.