False aranciate, l’articolo sarà soppresso

CATANIA – “Ho già predisposto e trasmesso al ministro per i Rapporti con il Parlamento un emendamento per sopprimere l’articolo 21, che sarà presto depositato e discusso, già a partire dalle prossime ore, in occasione della legge comunitaria alla Camera”.
è il passo saliente del messaggio inviato dal ministro per le Politiche Europee, Andrea Ronchi, ai partecipanti alla riunione promossa,l’altro ieri, a Catania, dall’ex senatore Nino Strano, per dire “no” alla vendita delle cosiddette “aranciate senza arance”.

Ronchi, assente all’incontro per impegni istituzionali legati al sisma in Abruzzo, ha ribadito l’impegno personale e del Governo a cancellare la contestata norma “approvata nonostante il parere contrario dell’esecutivo” perchè “il nostro duplice obiettivo è tutelare sia la salute dei consumatori sia gli interessi di un settore importante dell’economia agricola nazionale, e, in particolare, del Mezzogiorno, come quello dell’agrumicoltura”.
Oltre a Strano, portavoce del ministro Ronchi nell’Isola, erano tra gli altri presenti i presidenti di Confagricoltura Sicilia, Gerardo Diana, e Confindustria Catania, Domenico Bonaccorsi di Reburdone, il segretario nazionale del Codacons, Francesco Tanasi, il sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli, Basilio Catanoso, i deputati regionali Marco Falcone e Salvo Pogliese, sindaci e amministratori di comuni agrumetati, nonchè numerosi operatori del settore, tra cui il presidente della “Aat Oranfresh”, Salvatore Torrisi.
A parere del presidente di Confagricoltura, Diana “siamo di fronte all’ennesima legge truffa: già il 12% è poco, ma sotto questa percentuale non è aranciata, nè limonata: è acqua al sapore di o al colore di…”. Sull’emendamento annunciato da Ronchi, il numero uno di Confagricoltura ha aggiunto che “adesso il lavoro deve andare avanti alla Camera” auspicando “che questi eventi non si ripetano più”.

Concludendo i lavori, Strano, dicendosi rassicurato dal messaggio del ministro, ha sottolineato che “occorre tutelare il comparto agrumicolo evitando provvedimenti che possano ulteriormente danneggiarlo. I problemi dell’agricoltura non si risolvono soltanto elargendo finanziamenti a pioggia, ma con un programma di interventi selezionati e mirati. L’agricoltura – ha concluso l’esponente del Pdl – è un valore identitario della nostra Terra di Sicilia che va difeso in ogni sede istituzionale, a partire dal Parlamento europeo”.