Cinque candidati per la Segreteria Pd Sicilia

PALERMO – Sono cinque i candidati che si sfideranno per la segreteria regionale del Pd. Nel week-end si svolgeranno le “convenzioni” all’interno dei circoli; agli iscritti al partito il compito di effettuare una prima scrematura dei candidati. Solo tre su cinque potranno infatti concorrere alle primarie del 16 febbraio. Ecco i nomi: Fausto Raciti (area Cuperlo), Mila Spicola (area Renzi) a cui si contrappone Antonio Ferrante (renziano anche lui) che non ha condiviso la scelta di Davide Faraone di sostenere Raciti, Antonella Monastra (area Civati) e il segretario uscente Giuseppe Lupo.
La scelta di Ferrante, che ha fatto discutere, è stata subito motivata: “Abbiamo deciso di lanciare una candidatura per difendere le nostre idee e non contro qualcuno. Per unire il Pd dal basso e finalmente sostituire le correnti con le competenze”. Anche Antonella Monastra richiama alle competenze spiegando le ragioni che l’hanno convinta a correre per la guida del partito in Sicilia: “Discontinuità col passato, mandando a casa la vecchia classe dirigente dei democratici per trasformare il Pd in un partito accogliente e capace di aggregare competenze”.
 
Una nota del comitato Fausto Raciti auspica invece un Congresso regionale che “deve essere un’occasione di confronto all’interno del Pd, non di scontro”. Non mancano le frecciatine al governatore di cui si è fatta portatrice Antonella Monastra: “L’unica cosa di cui ci si è occupati è stato il valzer delle poltrone. Il governo Crocetta ha rappresentato una svolta, che oggi si è sgretolata, perché è mancato un partito, che ha sostenuto questo presidente. Credo che il quadro attuale sia autoreferenziale non attribuisco responsabilità solo al governatore ma a tutto il Pd”. Parlando della bocciatura di due terzi della finanziaria regionale da parte del commissario dello Stato, Monastra ha concluso: “se fosse stata accompagnata da un progetto credibile non sarebbe stata stroncata in questo modo”.