Il 15 marzo ricorre la Giornata dei Disturbi del Comportamento Alimentare, meglio conosciuta come Giornata del Fiocchetto Lilla. Un momento per riflettere su un dramma che coinvolge milioni di persone di ogni età, sesso ed estrazione sociale in ogni angolo del mondo.
Istituita nel 2012, la Giornata contro i disturbi alimentari serve a prevenire, ma anche a far conoscere la storia di coloro che soffrono di anoressia, bulimia, binge eating disorder… Persone per le quali mangiare è spesso un incubo, non una regolare attività quotidiana. Un tempo si pensava che i disturbi alimentari interessassero soltanto supermodelle o ragazzine con la voglia di vedersi più magre per piacere agli altri… Oggi, fortunatamente, c’è maggiore consapevolezza. Si è giunti a comprendere che soffrire di disturbi del comportamento alimentare non è uno scherzo, che può accadere a ogni età e per ragioni varie, che prevenzione e cura sono essenziali e che conoscenza e supporto possono salvare la vita.
La Giornata del Fiocchetto Lilla è stata istituita in ricordo di una giovane donna. Una ragazza di appena 17 anni la cui vitalità è stata spenta per sempre da un “mostro”, la bulimia. Il suo nome era Giulia Tavilla ed è morta pochissimo tempo prima del ricovero in una struttura di cura per il suo disturbo. Un dolore immenso, che il padre Stefano ha trasformato in solidarietà con l’associazione “Mi nutro di vita”.
“Non può, non deve capitare ad altri. La morte di mia figlia deve servire a tutte le persone e le famiglie che vivono un dramma di questo genere. Il dramma di vedere chi ami che piano piano si spegne, non ride più, non mangia o vomita. Non accetta di farsi curare e a te resta la sensazione di non aver fatto abbastanza. Lei non ce l’ha fatta, ma non ci devono essere altri figli che muoiono quando potevano essere salvati”. Queste le sue commoventi parole, che spiegano meglio di ogni altra cosa l’importanza della Giornata del Fiocchetto Lilla. Parole che non possono essere dimenticate, che devono aiutare, svegliare le coscienze, agitare gli animi come qualsiasi altro dramma sociale.
La Giornata del 15 marzo serve a informare, prevenire, costruire reti di mutuo aiuto e soccorso, fare in modo che il grande pubblico conosca e agisca per evitare tragedie.
Il 15 marzo 2023 si celebra l’11esima Giornata del Fiocchetto Lilla contro i disturbi del comportamento alimentare. Eppure, ci sono ancora tanti problemi da risolvere. Il primo? Tanti non sanno come riconoscere o come agire in casi di disturbi alimentari (personali o dei propri cari). E per coloro che sono consapevoli di avere un problema, spesso trovare strutture adeguate è difficile. Con l’isolamento e la pandemia, la situazione è peggiorata nettamente e oggi più che mai serve sfruttare i nuovi strumenti offerti dalla tecnologia e dai social per “unire” e non dividere, creare reti di supporto e non abbandonare i singoli al proprio destino.
Sono tante le associazioni che si occupo di prevenzione e sostegno. Una di queste è Fondazione Fiocchetto Lilla, che offre gruppi di supporto, attività informative per famiglie, scuole e pazienti; offre supporto legale e logistico a chi ha bisogno di cure; collabora con Università e istituzioni per contrastare i disturbi alimentari (e non solo nella Giornata del 15 marzo).
In totale, in Sicilia esistono 7 centri dedicati alla cura dei Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (mappa dell’ISS, aggiornata al 28 febbraio). Sette centri su 40 disponibili tra Sud e Isole. Un numero decisamente più basso, purtroppo, rispetto al Nord (63 centri) ma più alto rispetto al centro (23). Le strutture pubbliche in Italia sono 112, quelle private accreditate 14.
I dati sconvolgenti che emergono dalle statistiche fanno intendere quanto sia importante agire contro i disturbi del comportamento alimentare. A soffrirne, in Italia, sarebbero oltre 3 milioni di persone. Il 90% di loro sono donne, ma il numero di uomini con DCA è in costante aumento. Ma il fattore più spaventoso è l’età: il 6% ha meno di 12 anni e oltre la metà (59%) tra i 13 e i 25 anni. In più, il 48% dei casi presi in carico da strutture di cura riguarda minori fino a 14 anni.
“I disturbi dell’alimentazione e della nutrizione, quali anoressia, bulimia e binge eating (disturbo da alimentazione incontrollata), sono purtroppo sempre più diffusi, colpiscono fasce sempre più giovani della popolazione e, se non diagnosticati e trattati precocemente, tendono a cronicizzare con effetti gravi su tutto l’organismo, a volte anche letali”, afferma Simona Pichini, responsabile facente funzione del Centro nazionale dipendenze e doping dell’Iss.
Serve una cura totale e costante, fatta non solo di alimentazione adeguata ma anche di supporto psicologico, amore, comprensione e pazienza.
Il male più grande in relazione alla lotta contro i DCA? La disinformazione. Sono tanti i falsi miti che ancora continuano a circolare, arrecando un danno a chi invece cerca di porre fine al dramma. Eccone alcuni:
In occasione della Giornata del Fiocchetto Lilla 2023, ecco una lista di film e documentari a tema DCA da proporre o da guardare per informarsi sul tema:
Foto di Vidmir Raic da Pixabay