PALERMO – Con un mercato del lavoro al collasso e un’economia che non arretra di un solo passo da un galoppante stato di recessione, gli esperti “gridano” di ripartire da ciò che ci riesce meglio, ovvero dall’agricoltura, asse portante (insieme al turismo) della nostra economia. Ripartiamo dal biologico. La Sicilia è la regione leader nella produzione di materie prime bio. Eppure “il biologico siciliano, nel 2013, ha bruciato circa 400 milioni di euro di volume d’affari, lo stesso è avvenuto negli anni precedenti”. Non solo sprechi, dunque, ciò che grava sull’economia siciliana è anche il mancato sviluppo di alcuni comparti sui quali potremmo dettare legge, anche a livello mondiale. Mentre leggete, infatti, vengono carbonizzati oltre un milione di euro al giorno. (
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