Zootecnia, serve la chianina di Sicilia

Sempre meno aziende zootecniche: in un decennio, dal 2000 al 2010, in tutte le province siciliane si registrano contrazioni. Si investe meno e di conseguenza anche il prodotto finisce per avere una penetrazione marginale nel mercato, tanto da essere quotato meno rispetto a molte altre realtà italiane anche con minor qualità.
Il paradosso sta nel fatto che la Sicilia ancora oggi, almeno sulla carta, dovrebbe fondare la sua economia sull’agricoltura. Invece su uno dei fronti più redditizi di questo settore, per l’appunto la zootecnia, si scopre che la media italiana dell’incidenza di aziende di questo tipo è quasi il doppio rispetto alla Sicilia: 13,4 per cento contro il 7. Solo questo macrodato basterebbe a dare l’idea dell’ennesimo fallimento delle politiche agricole siciliane.