Servizi idrici all’ultima goccia, Palermo rischia di restare all’asciutto

PALERMO – Le difficoltà finanziarie nella gestione dei servizi idrici a Palermo e provincia potrebbero tagliare il servizio già a partire dai prossimi giorni. “Cinquecentomila cittadini della provincia di Palermo da venerdì prossimo 14 febbraio non avranno più l’acqua nelle proprie abitazioni. Contemporaneamente oltre 100 impianti di depurazione e di sollevamento dei liquami verranno bloccati con gravissime conseguenze di carattere sanitario e ambientale e ripercussioni sulla salute pubblica”. La denuncia viene dall’Assemblea dei 52 Sindaci dell’Ato Idrico della Provincia di Palermo che si sono riuniti questa mattina a Palazzo Comitini insieme al Commissario Straordinario, Gen. Tucci. “Sono le inevitabili e allarmanti conclusioni – sostengono i sindaci – di una vicenda che ormai si trascina da mesi per la quale né il Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, né l’Assessore Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, Nicolò Marino, hanno saputo o voluto trovare una soluzione. A questo punto diventa decisivo l’intervento del Presidente della Regione per scongiurare i pericoli denunciati”.
 
 
A stretto giro ha risposto il governatore Rosario Crocetta. "Il governo ha seguito la vicenda dell’Aps in tutti i particolari e da mesi ha investito l’Ato idrico di Palermo ad assumere gli adempimenti necessari. I sindaci hanno tutti gli strumenti per agire, l’Ato provveda ad affittare il ramo d’azienda dall’Aps e garantire il servizio". Poi continua: "il Prefetto di Palermo ha già emesso una ordinanza nei confronti del commissario dell’Ato per la gestione del servizio. L’Ato rilevi il ramo d’azienda per garantire i lavoratori e il servizio, per gli aspetti economici la Regione, nonostante l’impugnativa della legge finanziaria, è riuscita a trovare i fondi per sostenere lo sforzo per lo startup". Secondo il governatore "ci sono tutte le condizioni per gestire tranquillamente il servizio" e "trovo assurdo attacchi al governo, a meno che qualcuno non voglia creare le condizioni per favorire qualche privato, questo mi preoccupa molto".