PALERMO – Nei Palazzi del potere da decenni si parla a vanvera di “vocazione turistica” o turismo come “volano dell’economia”. Allo stato dei fatti si tratta soltanto di parole volate via col vento, mentre la realtà è ben diversa. Basti pensare a quanto poco viene fatto in materia di promozione del territorio attraverso il più semplice e immediato degli strumenti: il web.
Tantissimi, abbandonati, dimenticati, misconosciuti e difficili da raggiungere: questo sono i luoghi di interesse culturale fra Musei, Parchi archeologici, chiostri e castelli che troviamo in Sicilia e che dovrebbero essere la risorsa principe per rilanciare attraverso il turismo un’economia depressa e con un Pil in caduta libera. Ma il condizionale è d’obbligo visto che la gestione di questi luoghi, che altrove sarebbero curati come i più preziosi dei beni, è assolutamente da dimenticare. (
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