Qual è il bilancio dell’attività svolta nel 2013?
“Il 2013 per la Guardia di Finanza in generale è stato un anno estremamente impegnativo, caratterizzato dal proseguo della crisi economica e finanziaria che ha colpito il nostro Paese, anche se arrivano segnali di una timida ripresa. La situazione di Agrigento sotto questo punto di vista non è delle migliori così come confermato anche dal rapporto del Sole 24Ore che ha visto la città scendere di un posto, rimanendo sempre nelle ultime posizioni. Su 42 mila imprese censite sul territorio il 60% riguardano l’agricoltura e l’attività commerciale; il nostro è un territorio caratterizzato dalla disoccupazione e dal lavoro nero, una piaga che può essere solo risolta facendo decollare l’economia. Nel 2013 abbiamo eseguito oltre 1100 interventi tra accertamenti tributari, indagini di polizia giudiziaria o su delega della Magistratura o della Corte dei Conti e indagini indirizzate alla scoperta di illeciti nel comparto della spesa pubblica. Nell’ambito del lavoro nero, di cui parlavamo prima abbiamo individuato 145 lavoratori completamente in nero e 5 irregolari impiegati presso 57 datori di lavoro”.
Quali sono i reati che più caratterizzano il territorio?
“Dobbiamo distinguere la criminalità organizzata e da quello della criminalità diffusa, per quanto riguarda quest’ultima, i reati principali sono quelli contro il patrimonio: vi è stato un aumento dei furti e hanno un certo rilievo gli atti incendiari, anche se a livello statistico il 2013 non ha evidenziato un aggravio dei reati più gravi come le rapine e gli omicidi che anzi sono diminuiti. Sul fronte del traffico degli stupefacenti abbiamo arrestato in flagranza di reato 14 persone per spaccio; denunciato 20 persone e sequestrato circa 2 kg di hashish e marijuana e circa 600 gr di cocaina ed eroina”.
Cosa ci dice sul fronte dell’evasione fiscale?
“La lotta all’evasione fiscale è stata condotta in modo trasversale. Abbiamo individuato 45 milioni di euro circa di redditi non dichiarati, oltre 6 milioni di euro evasi ad ‘anno aperto’ e 5 milioni di euro di Iva; abbiamo scoperto 61 evasori totali e denunciato 52 responsabili di frodi e reati fiscali. Per contrastare il fenomeno ci muoviamo effettuando analisi sui fatturati anche se in provincia di Agrigento la maggior parte sono piccole imprese con fatturati bassi e solo una piccola parte circa 100 imprese riescono a percepire fatturati medi (da 5 milioni a 100 milioni di euro) e sull’analisi del rischio e dei settori merceologici che posso presentare maggior rischio di evasione per poi proseguire con i controlli. Sempre a tutela delle entrate nel 2013 l’adesione dei contribuenti ai verbali di contestazione ha portato al recupero a tassazione per circa 4,4 milioni di euro e all’avvio delle procedure di sequestro per equivalente di beni mobili, immobili, valute e conti correnti per 13 milioni di euro; in merito sono stati già eseguiti sequestri per 3,6 milioni di euro. Altro aspetto importante è stato quello della lotta alla criminalità organizzata che ha portato al sequestro e confische di beni per oltre 3 milioni di euro”.
Anche voi siete andati a soccorrere i migranti di Lampedusa, com’è ora la situazione lì?
“Al momento la situazione è tranquilla, anche se il nostro corpo è sempre presente a Lampedusa sotto il coordinamento delle Prefettura e della Questura. L’impegno sull’isola è costante; fin quando i trasferimenti da Lampedusa all’isola maggiore o al continente vengono garantiti nell’arco delle 48 -72 ore il problema il problema è sopportabile, trasferimenti condizionati anche dalla disponibilità dei posti nei diversi centri sul territorio”.
Quali la situazione dei reati contro la pubblica amministrazione?
“La Guardia di Finanza è da sempre attenta ai reati contro la Pubblica amministrazione. In questo ambito abbiamo svolto una ventina di indagini che hanno portato alla denuncia a vario titolo di 54 persone all’A.G e segnalati alla Corte dei Conti danni per quasi 6 milioni di euro. Tra queste indagini quella nei confronti dell’ex consorzio Asi sollevate dall’allora commissario Cicero; della cooperativa che si occupava dei parcheggi nella Valle dei Templi e ancora l’indagine dei pubblici amministratori di Lampedusa della gestione precedente al sindaco Nicolini. Nel 2013 abbiamo scoperto inoltre 10 milioni di euro indebitamente percepiti a danno del bilancio nazionale e comunitario e quasi 6 milioni di euro in frodi e sprechi. Sono state accertate frodi previdenziali e assistenziali per circa 500 mila euro, denunciati 77 truffatori del servizio sanitario nazionale, 6 falsi invalidi nell’operazione Santa Lucia e una persona per aver percepito indebitamente la pensione Inpdap in favore di un familiare deceduto (operazione Ade2)”.
Quali sono gli obiettivi per i 2014?
“Punteremo a colpire nella loro globalità tutti i fenomeni che mettono a rischio gli interessi economici e finanziari dei cittadini, dello Stato e delle istituzioni europee. Professionalità, flessibilità e concretezza devono essere le ‘parole chiave ’di uomini e donne in divisa al servizio della collettività”.
Curriculum Massimo Sobrà
Massimo Sobrà è nato nel 1967 a Torino. È laureato in Scienza della Sicurezza economica e finanziaria. Arruolatosi nel 1986 frequenta l’accademia sino al 1990; il suo primo incarico è stato a Monfalcone Gorizia dove è rimasto sino al 1993; dal ’93 al ’97 è stato componete di compagnia a Marsala; dal ’97 al 2001 comandante del Nucleo di Polizia tributaria a Forlì; dal 2001 al 2004 al comando generale a Roma dove ha svolto attività di staff del personale; nel 2004 arriva a Palermo a capo della Polizia tributaria dove rimane sino al 2011. Dopo aver frequentato il corso a Roma di perfezionamento forze di polizia, il 19 luglio del 2012 assume il comando della Guardia di Finanza di Agrigento.