Ingroia nella terra di Messina Denaro, Giulia Adamo: “Battuta infelice”

Sulla nomina di Antonino Ingroia a commissario della Provincia di Trapani potrebbe crearsi un piccolo incidente istituzionale. Ieri, al momento della firma del decreto, Rosario Crocetta ha dichiarato alla stampa: “Mandiamo Ingroia nella terra di Matteo Messina Denaro”. Questa definizione non è andata molto giù nel trapanese, in modo particolare al sindaco di Marsala, Giulia Adamo.
 
“Sono lieta della nomina del magistrato Antonio Ingroia che in passato ha dimostrato doti non comuni nella lotta al crimine organizzato. A lui auguro un proficuo lavoro in favore della collettività trapanese. Non posso non far rilevare l’infelice battuta del presidente Rosario Crocetta che avrebbe affermato che ‘invia Ingroia nella terra di Messina Denaro’. In realtà la nostra provincia è molto di più. È una terra fatta di persone laboriose, serie, oneste e dotate di grande senso civico”.
 
Intanto sempre sulla nomina dell’ex pm è scoppiato un piccolo giallo: ci sarebbero alcuni dubbi relativi ai requisiti. Secondo l’art. 145 dell’ordinamento amministrativo degli enti locali approvato con legge regionale 15 marzo 1963 n.16, possono essere nominati commissari “i dirigenti, aventi professionalità amministrative, dell’amministrazione della Regione o dello Stato, in servizio o in quiescenza”. Ingroia, che ha lasciato la magistratura, è un ex dipendente dello Stato ma non è ancora in pensione. Secondo fonti del governo Crocetta, tuttavia, Ingroia rientra tra i dipendenti dello Stato in quiescenza pur non percependo ancora la pensione.