Terreni incolti, tesoro nascosto

PALERMO – Da dieci anni a questa parte l’agricoltura siciliana sembra colare a picco, ma resta ancora determinante per migliaia di persone e di aziende. Eppure, proprio dai terreni agricoli potrebbe ripartire la grande scommessa dello sviluppo dell’Isola: mettere a reddito i terreni improduttivi e utilizzare i residui da potatura per produrre energia.
Il cambiamento non è soltanto una opportunità, ma forse rappresenta l’unica possibilità per uscire dalla crisi e non restarne inghiottiti. I dati siciliani di produttività sono, infatti, tra i più bassi d’Italia e d’Europa, e il valore aggiunto del comparto al Pil siciliano continua a perdere pezzi. Al contrario il mercato delle bioenergie è sempre più conveniente, mentre dai boschi siciliani potrebbero giungere risorse determinanti per la filiera del mobile e per la produzione di energia. Tutto questo patrimonio è già qui, serve soltanto una buona programmazione. (continua)