Formazione, il pugno di ferro di Nelli Scilabra

"Ho dato mandato al dipartimento dell’assessorato di avviare le procedure ispettive su tutti gli enti per verificare il rispetto delle direttive in materia di eccedenza del personale e in particolare vogliamo garantire il rispetto del blocco delle assunzioni a partire dal 31 dicembre 2008”. Lo afferma l’assessore regionale alla Formazione, Nelli Scilabra.
 
La direttiva dell’assessore invita il dipartimento a verificare, anche attraverso il controllo dei libri-matricola dei lavoratori, se da parte degli Enti gestori siano state seguite tutte le procedure (che prevedono tra l’altro la presenza delle rappresentanze sindacali), o comunque, se abbiano già in organico, o abbiano reclutato, personale assunto nel settore della formazione dopo il 31 dicembre 2008, come tale, non inserito nell’Albo degli operatori della Formazione professionale ai sensi della legge regionale 24 del 1976 e del decreto assessoriale attuativo n. 38/Gab/2013.
 
Si invita – prosegue il testo della direttiva dell’assessore – del pari il dipartimento ad accertare, nell’ipotesi in cui non sia stata dichiarata l’eccedenza di personale, se gli enti gestori abbiano adempiuto ai medesimi obblighi a tutela della salvaguardia dei lavoratori, mantenendo in organico personale assunto nel settore della formazione dopo il 31 dicembre 2008, senza provvedere al reclutamento di personale inserito nell’Albo degli operatori della formazione professionale ovvero all’assorbimento di lavoratori inseriti nelle liste di personale eccedentario presentate dagli altri enti di formazione ed inserito nell’Albo medesimo.
 
“Condivido l’ipotesi di istituire una commissione parlamentare d’inchiesta sul settore della formazione professionale avanzata dal deputato Marco Falcone – dice l’assessore – Mi auguro che queste intenzioni si traducano in una reale e concreta collaborazione tra Governo e Parlamento per rafforzare quanto abbiamo fatto in questo anno di attività, un anno in cui il nostro Governo ha avviato una rivoluzione senza precedenti che sta radicalmente cambiando il sistema della formazione professionale in Sicilia”.
 
“Come ho già detto in occasioni precedenti – conclude – ritengo che una compiuta e definitiva riforma del settore non possa prescindere da una piena assunzione di responsabilità, oltre che del governo, anche e sopratutto dei parlamentari dell’Ars”.