Frana ad Agrigento, il governo Crocetta corre ai ripari

La giunta regionale, presieduta da Rosario Crocetta, ha manifestato grave preoccupazione per il movimento franoso in atto ad Agrigento e ha impegnato la Protezione civile regionale a compiere ogni tempestivo intervento per la messa in sicurezza dell’area interessata.
 
Nei giorni scorsi circa sessanta famiglie hanno dovuto abbandonare le proprie case dopo il crollo del costone di calcarenite avvenuto al viale della Vittoria. I palazzi ritenuti a rischio sono tre. Oltre ai nuclei familiari costretti a lasciare le loro abitazioni, lo sgombero riguarda anche due studi medici, due negozi, una farmacia e un laboratorio di analisi cliniche.
 
I massi si sono staccati dalla parete della collina, ad oriente della città, che alcuni decenni fa era stata tagliata per costruire viale della Vittoria. I palazzi evacuati sono stati costruiti nei primi anni Settanta, dopo la frana del 19 luglio ’66, avvenuta su un’altra collina di Agrigento, posta ad occidente.
 
“Dal 2011 i proprietari dell’area e il sindaco conoscevano il pericolo. Purtroppo, mentre i medici discutono il malato muore”. L’ha detto l’avvocato Salvatore Pennica, uno dei residenti dei tre palazzi evacuati. “C’è un’ordinanza sindacale del 5 aprile 2011 – ha spiegato Pennica – che impone alla ditta Sollano Maria Isabella di regimentare il flusso delle acque piovane e ripristinare le condizioni di sicurezza nei tratti compresi fra le vie Giovanni XXIII e il viale della Vittoria”. “Fra un anno – si chiede il professionista – saremo ancora sgomberati?”.


Per scongiurare il peggio il Governo regionale – nell’ambito della manovra di variazione del bilancio – ha deliberato il primo piano di finanziamenti attraverso i fondi previsti dell’art. 38 per i comuni e le chiese per interventi vari di manutenzione, restauro, messa in sicurezza, che coinvolgono circa 14 città siciliane, per importo complessivo di un milione 506 mila euro; l’approvazione della deliberazione consente l’utilizzo immediato di risorse ulteriori per finanziare in tempi brevi altre richieste di intervento, per una cifra stimata di circa tre milioni e mezzo di euro.
 
L’approvazione definitiva è prevista per la prossima settimana – insieme a un altro pacchetto di misure a sostegno delle imprese e di Partecipate, enti, associazioni e teatri – dopo l’ultimo confronto con tutti i soggetti sociali e istituzionali previsti dalla legge.