Liberi Consorzi, è già partito il mercato tra i Comuni

Ancora manca il voto finale alla riforma delle Province, previsto per oggi pomeriggio, ma intanto diversi Comuni di medie dimensioni iniziano a coltivare l’occasione ghiotta di diventare capofila di un Consorzio. Questi, infatti, se inizialmente saranno nove quante le attuali Province, potrebbero diventare di più nei prossimi sei mesi qualora i Comuni riusciranno a formare nuovi enti, partendo da una popolazione minima di 180 mila abitanti.
 
Tra i Centri più solleciti che ambiscono a diventare una pur sempre piccola “Capitale” di un qualcosa c’è la città di Rosario Crocetta, Gela. La quale, in sordina (ma mica tanto), sta iniziando a tessere una tela di rapporti con i vicini di casa. Nel mirino, al primo posto, sembra esserci Vittoria, Comune di oltre 62 mila abitanti che uniti ai 75 mila di Gela permetterebbe a quest’ultimo di avvicinarsi considerevolmente all’ambita quota magica di 180 mila anime.
 
Vittoria, però, non è la Crimea con la Russia e non è scontato che l’Amministrazione accolga di buon grado l’annessione al più popoloso centro limitrofo. Anzi la strada è in salita, come afferma il presidente del Comitato pro Gela capofila del “Consorzio del Golfo”, Filippo Franzone.
 
“Dal 2007 ad oggi l’unico comune (su 20) con cui non siamo riusciti a dialogare – ha spiegato Franzone – è stato quello di Vittoria, e in particolare con il sindaco Giuseppe Nicosia, del quale non comprendiamo l’atteggiamento evasivo che chiude le porte al semplice confronto con i gelesi”.
 
Le dichiarazioni di Franzone si inseriscono nella polemica a distanza tra il sindaco vittoriese e il presidente della Regione, Crocetta, il quale, ricordando di essere cittadino di Gela e di avere ricevuto la cittadinanza onoraria di Vittoria, ha sollecitato i due centri a “dialogare nell’interesse comune”, mentre Nicosia ribadiva che con la delegazione gelese non ha mai voluto parlare.
 
Il comitato gelese comunque non molla affermando che “al di là di una più o meno possibile adesione del comune di Vittoria al consorzio, ci rendiamo, ancora una volta, disponibili al dialogo con l’amministrazione”. E ora si appella alla popolazione vittoriese affinché mediti “in questo particolare momento, sulle possibilità di sviluppo economico, che questa ipotesi potrebbe comportare”.
 
La riforma è ancora da approvare in via definitiva, diverse funzioni dei liberi Consorzi sono da regolamentare con legge successiva, ma già si è aperto il “Comune-mercato”.