Immigrazione: soccorsi 219 migranti, fermati i due presunti scafisti

SIRACUSA – Due tunisini, di 19 e 34 anni, ritenuti gli scafisti dell’imbarcazione con a bordo 219 migranti, compresi 8 minorenni e 11 donne, che ieri è stata intercettata dalla marina militare a sud-est di Lampedusa, sono stati fermati su disposizione della Procura di Siracusa.
 
Le operazioni di soccorso, compiute con l’ausilio dell’ elicottero AB212 della fregata Grecale, impegnata nell’ Operazione Mare Nostrum, si sono concluse stamattina nel porto di Augusta, dove investigatori del Gruppo interforze di contrasto all’immigrazione clandestina, su disposizione della Procura di Siracusa, ha eseguito il fermo dei due presunti scafisti.
 
Sono i due tunisini che avrebbero pilotato il natante da Zouwara, in Libia, verso le coste della Sicilia.
 
Dall’acquisizione di testimonianze e ricognizioni fotografiche è emerso che i due fermati si alternavano alla guida del natante e disponevano di cellulare, Gps e bussola.
 
Su disposizione del procuratore capo di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, sono stati condotti in carcere in attesa dell’ interrogatorio del Gip per la convalida del fermo.
 
Intanto, arriva da Strasburgo, la notizia relativa allo stanziamento, da parte dell’Ue, di nuovi fondi per per asilo, migrazione e sorveglianza delle frontiere fino al 2020.
 
“Con gli stanziamenti che abbiamo approvato con il voto odierno siamo convinti che la lotta all’immigrazione clandestina e la sicurezza delle nostre frontiere possa finalmente vedere un approccio più corale da parte degli Stati membri dell’Ue”. A dichiararlo al termine del voto dell’Aula di Strasburgo è Giovanni La Via, capo delegazione del Nuovo Centrodestra al Parlamento europeo.


Il  Fondo sulla Sicurezza Interna (ISF) supporterà la questione delle frontiere esterne e i visti con un plafond di 2,8 miliardi di euro fino al 2020. “Questi soldi –continua l’eurodeputato- serviranno a finanziare la realizzazione delle infrastrutture necessarie ai valichi di frontiera e quelle attinenti la sorveglianza delle frontiere”. Fondi anche per i sistemi informatici previsti da Eurosur e azioni volte a snellire le procedure burocratiche.

La Via nota come, “anche se i progressi ci sono, e sono di grande impatto, rimangono ancora alcune questioni irrisolte che impediscono, a causa della resistenza del Consiglio e quindi di alcuni Stati membri, di dare una forte sferzata nella direzione di una politica europea sull’immigrazione basata su una maggiore solidarietà. In tal senso spero e credo che il Semestre di Presidenza italiano possa essere decisivo al fine inserire tra le priorità all’ordine del giorno dell’azione del Consiglio il tema dell’immigrazione. Grazie all’azione politica di oggi –conclude La Via- compiamo un ulteriore passo avanti nella  gestione di questo tipo di emergenza che affligge in particolare gli Stati di frontiera come l’Italia e le regioni quali la Sicilia”.