CATANIA – Stop alle aste giudiziarie “in famiglia”, sconosciute ai più e a volte “pilotate”. In che modo? Con l’ausilio di internet. Se prima, infatti, per partecipare ad un’asta giudiziaria bisognava recarsi fisicamente alla sede dell’istituto vendite giudiziarie e ancor prima andare a vedere l’oggetto del desiderio nel posto in cui era ubicato, adesso qualcosa è cambiata; almeno per i beni mobili.
Catania non resta a guardare e segue l’esempio virtuoso di Trieste e Bari, capofila della rivoluzione informatica. Osservare, valutare e scegliere sono tre azioni che potranno essere svolte con calma e soprattutto senza alcun dispendio di energia e tempo, direttamente da casa. Tutto ciò è possibile grazie all’impegno della dottoressa Maria Acagnino, presidente della VI sezione del Tribunale di Catania che si occupa di esecuzioni. Il compito della dottoressa (e di tutto lo staff) è quello di recuperare un debito attraverso il pignoramento di beni immobili o mobili. Per quest’ultimi (ribadiamo) è scattata l’asta telematica che è garanzia di trasparenza, si rivolge ad un pubblico molto più vasto e anche in considerazione di ciò permette vendite più vantaggiose.
Il sistema messo in piedi a Catania si avvale dell’accordo stipulato tra Tribunale e Istituto vendite giudiziarie. L’istituto si occupa delle foto dei beni mentre Aste Giudiziarie, un’azienda pubblicitaria, si occupa dell’aspetto informatico, della messa in rete e della “preparazione della giusta vetrina” per il bene in questione. Per partecipare alle aste basta registrarsi al sito www.astegiudiziarie.it, fare la propria offerta e provare ad aggiudicarsi il bene. Il pagamento avviene con carta di credito. Nulla di più semplice. Il sito è di facile accesso, molto schematico e contiene beni da diversi tribunali italiani.
Le sezioni principali sono tre: vendite immobiliari, vendite mobiliari e riepiloghi. Selezionata la sezione si passa alla tipologia (tra i beni mobili troviamo abbigliamento, alimentari, veicoli, attrezzi, gioielli, opere d’arte; di tutto e di più) si potrà poi indicare il prezzo, provincia, comune per restringere il campo di ricerca. Le foto, a volte, non sono esaustive al cento per cento ma si tratta certamente di un’operazione trasparenza del tutto nuova a Catania che va assolutamente incoraggiata e le occasioni per fare un affare non mancano.