Da essa, non solo si ottengono benefici psichici, ma risultati nella riabilitazione delle malattie croniche.
La crisi che ha colpito la parte, cosiddetta evoluta, dell’Umanità, deriva anche da una ignoranza di ritorno. Il materialismo ha devastato i rapporti umani e sconnesso tanti modi di fare basati sull’Etica. Nessuno capisce cosa sia l’Etica se non legge e non immagazzina sapere, per cui non distingue più che cosa sia bene e che cosa sia male.
Ne consegue che la corruzione dilaga perché ognuno cerca di portare acqua al proprio mulino, ignorando volutamente il principio secondo cui gli interessi generali della Comunità vengono prima dei propri.
Cinquecento anni fa, Niccolò Macchiavelli (1469 – 1527) scrisse Il Principe, nel quale mette in evidenza le debolezze umane, ma anche le Regole della politica e pone il dilemma se sia meglio essere temuti o amati. Sostiene, Macchiavelli, che i sudditi si governano solo con l’inganno. Se confrontiamo la figura del Duca Valentino con quella di Papa Francesco emerge uno stridore, perchè il primo nuota nel lusso e negli agi, il secondo dorme in convento, dribla la Curia romana, parla come un prete di campagna e si pone in fondo alla scala per cercare di comprendere chi vìola le norme morali.
Vi sono persone che continuano a lamentarsi delle disgrazie che cadono sulle loro teste. Che ogni giorno noi incontriamo difficoltà deve essere considerata una circostanza normale, ma se abbiamo immagazzinato sapere e conosciamo un po’ meglio i meccanismi del vivere, addestreremo la nostra mente a cercare e trovare le soluzioni che possano superare le difficoltà; cioé essere positivi e propositivi.
Lamentarsi non serve a niente ed a nessuno. Le sconfitte non devono deprimere, anzi devono essere utili per rinforzare la propria capacità e per aumentare la propria forza d’animo indispensabile per affrontare le contrarietà.
Ognuno di noi ha un carattere diverso, ma tutti dovremmo avere la capacità di comprendere che se siamo vivi dobbiamo onorare la vita con atti e comportamenti costruttivi a favore della collettività e, solo in subordine, di noi stessi.
Vivere, come andiamo scrivendo, non è facile, ma diventa semplice se siamo convinti di noi stessi, se abbiamo autostima indirizzata al fare e non al parlare e, soprattutto a fare bene e a fare del bene.