Ato rifiuti, bruciati 3,7 mld in 7 anni

PALERMO – La Corte dei Conti aveva definito la gestione del servizio integrato dei rifiuti da parte di molte Ato, "spesso poco improntata non solo a criteri di economicità e di efficienza, ma talvolta anche di legalità". Una situazione che ha cagionato nel tempo "una smodata lievitazione dei costi di esercizio, sostanzialmente fuori controllo, che, per via dell’esiguo recupero tariffario, ha dato luogo ad una serie di forti tensioni di liquidità per le società e i consorzi di gestione”. In altri termini il gioco del cane che si morde la coda.
Il sistema Ato non ha funzionato, la differenziata non è riuscita a decollare, e le economie di scala derivate dalla valorizzazione energetica e dal riciclo non si sono avviate. In “compenso” è cresciuto il debito di un sistema ingestibile a fronte di una riscossione comunale delle tariffe spesso inferiore al 50%. A un mese dal probabile addio degli Ambiti, il conto è salatissimo.