Stanotte ritorna l’ora legale: cronotipi e reazioni a confronto

CATANIA – Cambi d’umore, insonnia e depressione. Questi i principali effetti del ritorno dell’ora legale: nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo, infatti, tutti gli italiani dovranno spostare le lancette degli orologi un’ora in avanti, perdendo così sessanta preziosi minuti di sonno. Un cambio di passo per il ritmo biologico interno che si farà sentire soprattutto nei primi giorni, e nelle prime notti, della settimana successiva.
La spiegazione agli effetti negativi di questa convenzione sociale che risale agli inizi del ‘900, e alla necessità di ottimizzare le risorse energetiche, si può ricavare dalla “cronobiologia”, una branca della biologia che studia i fenomeni ciclici presenti negli organismi viventi. Anche il corpo umano, come quello di piante e animali, risponde ad un complicato meccanismo di orologi interni, le cui lancette ticchettano seguendo un ritmo che, se alterato, fa inceppare l’intero sistema.
Ma l’effetto del cambio di orario può essere molto diverso da persona a persona. Ognuno, infatti, scopre nel corso della propria vita a quale cronotipo appartiene: se è più “gufo”, quindi animale notturno, prediligerà lavorare ed essere attivo negli orari serali. Al contrario, le “allodole” avranno una propensione a rendere maggiormente di primo mattino.
“A risentire di più del cambio dell’ora legale sono le persone serotine, i gufi – spiega Michele Cucchi, psichiatra e direttore sanitario del Centro medico Santagostino di Milano -. È inoltre nell’esperienza di chi soffre di ansia e depressione riscontrare un peggioramento dei sintomi proprio in questo periodo dell’anno”.
Ecco, allora, alcuni consigli per affrontare al meglio i cambiamenti naturali. Per prepararsi a spostare le lancette dell’orologio, ognuno deve attrezzarsi per risincronizzare il proprio ritmo “circadiano”. Soprattutto i gufi, cercheranno di andare a letto prima nei giorni precedenti il cambio dell’ora e alzarsi un po’ più presto del solito nel week end del cambio dell’ora. Questi saranno espedienti utili per allenarsi al cambiamento. Chi è abituato ad addormentarsi presto, non cerchi di cambiare il proprio bioritmo in funzione dell’aumento della luce esterna, ma si abitui con gradualità a posticipare il riposo.
Per entrambi i profili, l’attività  fisica aerobica, consigliabile in questo periodo per chi non è a rischio di problemi cardiocircolatori, attenuerà gli effetti ormonali di questi cambiamenti. Si approfitti dell’ora in più di luce per scaricare ansia e tensioni all’aria aperta…